Intervista all’attore e cantate Marco Stabile, nome noto del musical italiano, attualmente protagonista di Kinky Boots per la regia di Claudio Insegno
Jersey Boys, Dirty Dancing, Grease, Faust sono solo alcuni dei titoli a cui il talentuoso attore e cantante Marco Stabile ha preso parte in palcoscenico. A suo agio sia nel musical che nella prosa (Il sottoscala, Una serata con Will & Grace, Il sogno di una vita), il versatile artista di Cassino ha in curriculum anche note trasmissioni televisive e la partecipazione a progetti di nomi insigni dello spettacolo italiano, come Claudio Baglioni e Renato Zero. Attualmente in scena con il frizzante musical Kinky Boots, una produzione Teatro Nuovo di Milano, con cui torna ad essere diretto dal maestro Claudio Insegno, Marco Stabile ci racconta i suoi nuovi progetti in cantiere.
Nel tuo percorso artistico hai lavorato con grandi nomi come Rossana Casale, Pierfrancesco Pingitore, Claudio Insegno, Renato Zero. Con chi vorresti ancora lavorare?
Ci sono molti artisti che vorrei incontrare sul mio cammino, alcuni perché hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia formazione, altri che stimo a prescindere per quello che hanno creato nella loro carriera. Mi piacerebbe tantissimo riuscire a incrociare Tiziano Ferro, perché lo reputo un cantante formidabile, capace di cantare l’amore come poche persone. E poi vorrei lavorare con Ferzan Ozpetek, Elio Germano, Micaela Ramazzotti. E anche Maria De Filippi, un vero pilastro dello spettacolo italiano: ammiro i suoi argomenti, la sua intelligenza e il fatto che sia sempre avanti nelle scelte e nelle posizioni che difende.
Attualmente sei in scena con Kinky Boots in cui interpreti il protagonista Charlie…
Nello spettacolo hai anche un assolo, di cosa tratta?
La fortuna di Kinky Boots sono sicuramente le musiche di Cindy Lauper. In particolare, nel secondo tempo, c’è un brano che Charlie canta rivolto al padre, in cui ribadisce il loro esseri differenti. Un pezzo in cui si racconta la fragilità dell’essere umano davanti alle responsabilità. Personalmente trovo che questo sia uno dei momenti più delicati dello spettacolo, in quanto devo dosare alla perfezione la mia emotività e la mia tecnica vocale per raccontare cantando ciò che sta provando il personaggio.
Quali altri sogni ha nel cassetto Marco Stabile?
Di sogni ne ho moltissimi e per fortuna il 2019 sarà pieno di progetti personali. Ho iniziato a lavorare finalmente al mio album e sono autore musicale di un progetto di cui non posso ancora parlare, ma che vedrà la luce il prossimo anno. E poi si stanno aprendo degli spiragli per quanto concerne la televisione e il cinema. Sto cercando di lavorare per riuscire a fare gli incontri giusti e trovare una collocazione per farmi conoscere dal grande pubblico. All’estero capita spesso che un attore di teatro abbia anche una carriera cinematografica, in Italia invece si è un po’ più settoriali. Ma io ho tutte le intenzioni di stravolgere quelle che sono le regole del sistema. Penso che con impegno, sacrificio e talento si possa arrivare ovunque. Sono molto determinato e mi sento un’artista a tutto tondo, con tante cose ancora da dire. Sicuramente troverò l’occasione giusta per poterlo dimostrare.
Roberto Puntato