Marco Armani ci riprova con Ora o mai più: dopo Music Farm, l’artista è tra i protagonisti del nuovo show musicale di Rai 1. Tra le novità che lo riguardano, un album con canzoni inedite, duetti e un omaggio ad uno dei più grandi cantautori italiani
Marco Armani nasce artisticamente giovanissimo, a soli 5 anni, quando cantava le canzoni di Mina ad un concorso canoro. Da allora, la passione per la musica non lo ha mai abbandonato: Tu dimmi un cuore ce l’hai è stato il suo successo dell’85, a cui è seguito l’incontro con Red Canzian dei Pooh che gli ha prodotto il suo primo album. La loro è un’amicizia longeva, che traspare anche vedendoli in coppia nel programma di Rai 1 Ora o mai più.
Marco Armani e Red Canzian si conoscono ormai da tempo. Com’è questo rapporto amico – maestro?
“E’ come rivedere un vecchio amico dopo tanto tempo. Il nostro rapporto di amicizia dura da 40 anni, da quando andavo col mio primo gruppettino sotto l’hotel dei Pooh per avere i loro autografi. Red ha prodotto il mio primo disco “Le cose che vanno lontano”, che conteneva anche “Tu dimmi un cuore ce l’hai”. Non lo sento come un coach, pur se ne ha tutte le caratteristiche. Certo, lui col tempo è rimasto in auge, io purtroppo no”.
Dopo quest’ultima frase, la domanda nasce spontanea: quali consigli ti ha dato Red per non ripetere gli errori del passato?
“Consigli soprattutto tecnici, perché abbiamo cantato spesso canzoni dei Pooh. Però, mentre io le volevo fare un po’ mie, lui voleva che venissero interpretate alla vecchia maniera, perché al pubblico restasse in mente la stessa melodia del passato. Io sono estemporaneo di natura e non amo fare sempre le stesse cose. Ma Red è stato molto rigido su questo aspetto e così ho rispettato la sua scelta”.
Quindi mi stai dicendo che l’esperienza di Ora o mai più non ti è piaciuta?
“No anzi, mi è piaciuta e penso che la gente sia curiosa di capire perché noi concorrenti siamo stati lontani dai riflettori per tutto questo tempo. Aspettavo l’occasione giusta per fare un disco e questo show me ne ha dato la possibilità. Però, se dovessi fare una critica, avrei preferito che ci dessero più possibilità di cantare le nostre canzoni, non limitandoci solo a una manciata di secondi nella prima e nell’ultima puntata. Forse hanno paura che il nuovo possa nuocere il vecchio”.
Prima hai affermato che rispetto ai Pooh sei stato sfortunato. Da quel lontano ’85 cos’è successo a Marco Armani?
“Il buio totale, inviavo le mie biografie, ma senza successo. Ero in depressione, non lo nego. Cosa mi ha aiutato? La fede. Io molto spesso litigo con Dio, perché credo che Lui mi dimentichi; invece ti lascia solo per un po’ perché va ad aiutare altre persone più bisognose. Non siamo venuti al mondo per vivere e morire come delle macchine, perché oltre a un cervello abbiamo delle sensazioni che ti fanno capire che dopo la vita c’è un continuo”.
Come vedi la musica oggi?
“Oggi è difficile avere una propria personalità, perché tutto è già stato detto o fatto. In più il talento è un dono della natura e se non ce l’hai non vai molto lontano. Purtroppo è anche vero che la musica è diventata usa e getta. Noi eravamo decisamente più supportarti, avevamo sette anni di autonomia e potevamo vivere di rendita grazie alle nostre hit del passato. Oggi si scrive musica solo per le radio e non più per il pubblico. Con i talent, poi, le porte per noi si sono definitivamente chiuse. Ma anche per questi ragazzi non è facile, perché l’immediata popolarità, se non è supportata dalla gavetta, porta inevitabilmente alla scomparsa l’anno successivo”.
Però non tutti sanno che nel film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome” c’è una canzone di Marco Armani…
“Guarda, questa cosa mi lusinga. Si tratta di “E’ la vita” e passa per una manciata di secondi. Me lo disse un amico e quasi non mi sembrava vero. Sono andato anche a vederlo, anche se non mi ha colpito molto. Alla fine però ha vinto l’Oscar. Ciò dimostra quanto questo mondo sia imprevedibile e che ci sono cose straordinarie che vengono sottovalutate ed altre meno belle che invece vengono apprezzate. Questo la dice lunga anche sulla nostra cultura e sui nostri gusti musicali”.
“E’ la vita”… di cosa parla?
“E’ una piccola metafora su questo dono. Una specie di carrozzone che durante il suo percorso perde pezzi del passato, ma combatte fino alla fine, nonostante cedimenti e cadute, per non sciupare la vita. La vita va vissuta appieno e non come fanno molto spesso i giovani senza sogni nel cassetto che la buttano via. Purtoppo nessuno ha, a parte chi ha fede come me, la certezza assoluta di cosa accadrà dopo. Anzi, spesso ci si aggrappa alla fede proprio per non sentirsi soli e disperati”.
Da fan dello Zecchino d’Oro, mi dici com’è iniziata la tua avventura canora?
(ride) “In realtà io ho partecipato a tante edizioni del Folletto d’Oro che era un piccolissimo festival canoro pugliese organizzato dal Cral di papà, che faceva il postino. A differenza dello Zecchino d’Oro, dove si cantano solo canzoni per bambini, lì a 5 anni cantavamo le canzoni dei big; addirittura io cantavo “Fiume Azzurro” di Mina. Abbiamo precorso i tempi di quello che è Ti lascio una canzone, arrivato 35 anni dopo”.
Ritornando ad Ora o mai più, nell’ultima puntata canterete degli inediti. Cosa proporrai?
“Un singolo che si intitola “Non ho tempo” e che racchiude tutto quello che ti ho raccontato finora. Ho estrapolato alcune frasi da una poesia scritta da un autore brasiliano e con l’aiuto di Mario Degrade le ho fatte mie. Non ho tempo per perdere tempo, specialmente dopo i 50 anni. Bisogna assaporare ogni cosa come se fosse l’ultima, e penso che anche i giovani di oggi dovranno farlo”.
Quindi ci sarà anche un album?
“Si, posso dire che Marco Armani, grazie a questo programma, farà un nuovo album e che uscirà a fine settembre. Il singolo che canterò nell’ultima puntata del programma farà da apripista per il mio prossimo progetto, in cui troverete inediti, ma anche duetti con Red Canzian (Tu dimmi un cuore ce l’hai), Luca Carboni (Esser duri) e Ron (Solo con l’anima mia). E poi ci sarà anche un omaggio a Pino Daniele, perché non tutti sanno che “Anna verrà” era stata scritta per me e che avrei dovuto portarla a Sanremo. Poi per fortuna Pino se l’è tenuta e ne ha fatto un gran successo. In quella canzone mi ci rivedo tanto ed è per questo che la inserirò come unica cover del mio prossimo disco”.
Marco Armani videoclip del suo nuovo brano “Non ho tempo”
Roberto Puntato