Dopo il grande successo riscosso all’India, Marcello Fonte approda dal 30 maggio al 2 giugno al Teatro Lo Spazio insieme agli attori del gruppo Fort Apache nello spettacolo FAMIGLIA
Dopo il grande successo riscosso al Teatro India, torna Marcello Fonte, Palma d’oro a Cannes e vincitore agli EFA (European Film Awards) per la sua straordinaria interpretazione in Dogman di Matteo Garrone, con lo spettacolo FAMIGLIA, accompagnato dagli attori della factory Fort Apache Cinema e Teatro, che unisce detenuti ed ex detenuti per il loro inserimento nel professionismo teatrale e cinematografico.
FAMIGLIA, una produzione FORT APACHE CINEMA TEATRO in collaborazione con La Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, è diretto dalla fondatrice della factory Valentina Esposito, autrice e regista impegnata per oltre un decennio nelle attività teatrali all’interno del Carcere di Roma Rebibbia N.C.
La pièce con protagonista Marcello Fonte porta in scena la storia di una famiglia, in cui, di padre in figlio scorre una vena di violenza, in cui si è troppo vicini, ma mai abbastanza. In occasione del matrimonio dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile, si riuniscono nuovamente tre generazioni di persone legate da antichi dolori e irrisolte incomprensioni. La cerimonia diventa pretesto per rimettere sullo stesso tavolo i padri dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio, sospesa tra passato e presente. Lo svolgimento della trama anima il vero significato di una pièce che prova a scandagliare l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni. Vivi e morti in un continuo alternarsi di sogno e realtà, dove i diversi componenti maschili della famiglia si scontrano e i più deboli soccombono, lasciando però un bagliore di speranza nel finale. Accanto agli uomini, si aggirano donne che garantiscono equilibrio alla storia, ricucendo strappi e lacerazioni, sanando dissidi e contraddizioni.
Valentina Esposito dirige uomini e donne che hanno vissuto sulla propria pelle la dura esperienza del carcere, in uno spettacolo fatto di legami e fratture, affetti e dolori, perdite e ritrovamenti. Con Marcello Fonte, rivelazione cinematografica e straordinaria figura umana, anche Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli.
Lo spettacolo, come dice la Esposito, “è dedicato a chi non c’è. Ai figli lontani e ai padri che sono morti mentre i figli erano lontano. Sulla scena ci sono tutti, le persone, i personaggi e i fantasmi. Non importa se non c’è più il muro di un carcere a separarli. Ancora una volta questi attori usano il teatro per quello che serve, per colmare una distanza, per aggredire il senso di colpa, per sostenere il peso del giudizio. Per parlare a chi forse è in platea o a chi forse non c’è più. Ed è in questo sforzo ed in questa necessità che ci raccontano della famiglia, della ferocia degli affetti, dell’amore e della violenza, della solitudine. Del tempo che passa. In un semplice, tragico, commovente passaggio dalla realtà alla finzione”.