Due spettacolo di Simone Cristicchi sul palco della Sala Umberto: Manuale di Volo per Uomo, dal 9 al 20 aprile, e Marocchinate, il 25 aprile
MANUALE DI VOLO PER UOMO
Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione drammaturgica: una surreale favola metropolitana ricca di emozioni e poesia.
Cos’è che ci impedisce di spiccare il volo? Che senso ha la sofferenza? Cosa vuol dire la parola “amore”?
Nello spettacolo Manuale di Volo per Uomo, Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza.
Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed universali, mettendo in scena davanti ad una madre ritrovata, il suo drammatico percorso di vita, sublimandolo attraverso la poesia, la tenerezza e l’arte .
In una sorta di catarsi emotiva, si lascerà alle spalle le pesanti zavorre del passato, e comprenderà di aver costruito il suo personale “Manuale di Volo”.
Forse “volare” significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi dentro la vita, mantenendo intatta la purezza del bambino dentro di noi.
E soprattutto non lasciarsi sfuggire la bellezza del mondo che ci circonda, perché “niente è più grande delle piccole cose!”
La regia di Manuale di Volo per uomo, scritto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortensi con la collaborazione di Nicola Brunialti, è di Antonio Calenda.
MAROCCHINATE
A Manuale di Volo per Uomo farà seguito il 25 aprile lo spettacolo Marocchinate, firmato da Cristicchi e Ariele Vincenti, per la regia di Nicola Pistoria.
Marocchiante racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco. Apparentemente la guerra è finita e l’Italia è libera, ma non per le popolazioni di gran parte del basso Lazio.
E questa è l’altra faccia della Liberazione: “Aspettavamo jisalvatori… so’ arrivati ji diavoli” . Un’altra di quelle storie che se non sei di quelle parti non la conosci. Successa in una terra che se non hai parenti o amici, non ci vai.
Siamo in un paese della Ciociaria e Angelino, pastore locale, ci racconta la semplice ma faticosa vita contadina della sua zona prima della guerra. Vita che viene sconvolta con l’arrivo delle truppe Marocchine, aggregate agli Alleati, ai quali viene affidato il compito di entrare nella rocciosa difesa tedesca. Ottemperano il loro compito e “le truppe di colore” come ricompensa ottengono il “diritto di preda” contro la popolazione civile. 50 Ore di carta bianca, 50 ore in cui fanno razzia di tutto quello che trovano: oro, case, vino, bestie, ma soprattutto donne. Sono migliaia le donne che verranno stuprate e uccise nella primavera del ’44, dai soldati marocchini. Tra queste c’è Silvina la moglie di Angelino, che diventerà anch’essa una “Marocchinata” .
Lo spettacolo ha lo scopo di rispolverare i gravi fatti della Ciociaria del ’44, per non dimenticare le migliaia di donne vittime di quelle violenze. Con l’obiettivo che le loro parole diventino le nostre parole, diventino la nostra storia.
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17, mercoledì 17 aprile ore 17
www.salaumberto.com tel.06.6794753
Prezzi da 19 a 34 euro