Una dichiarazione d’amore all’Italia e alle sue bellezze, il ritratto affettuoso di un gruppo di persone perbene, che raramente trovano voce al cinema: è questo Made in Italy, il nuovo film da regista di Luciano Ligabue, che lo racconta assieme ai protagonisti Stefano Accorsi e Kasia Smutniak
Sedici anni dopo l’ultimo film Da zero a dieci e a venti dal successo di Radiofreccia, Luciano Ligabue torna dietro la macchina da presa con Made in Italy, un lavoro intimo e familiare, girato nella sua Emilia e ispirato in buona parte a persone che conosce, quegli amici d’infanzia alle prese con la precarietà del quotidiano, di cui viene fornito un ritratto intimo ed affettuoso. Ma anche una dichiarazione d’amore all’Italia, Paese dai molti problemi ma anche dalle infinte bellezze, che bisogna imparare a riamare.
“L’Italia vive una fase di incertezza importante, ma il mio amore verso di lei rimane immutato, nonostante i problemi – dice il cantautore -. In questo film ho voluto raccontare i miei sentimenti verso Il nostro Paese attraverso lo sguardo di un personaggio molto meno privilegiato di me. Mi fa molto pensare che nessun italiano faccia più vacanze o il viaggio di nozze in Italia, eppure onestamente è il Paese più bello del mondo. Ci siamo assuefatti alla sua bellezza e rassegnati al suo malfunzionamento. Made in Italy vuole essere invece un film “sentimentale”, un atto d’amore verso l’Italia e il racconto di un gruppo di persone perbene, come tanti miei amici di vecchia data, che spesso vengono ben poco rappresentati“.
Il progetto di questo film nasce da una canzone, “Non ho che te“, che racconta di una persona che perde il proprio posto di lavoro faticando a trovarne un altro, proprio come il protagonista di Made in Italy, interpretato da Stefano Accorsi. Da questo brano è nata la raccolta omonima, il primo concept album della carriera dell’artista.
“Un progetto “balordo”, perché negli anni 2000 pensare a un concept album è forse anacronistico e presuntuoso, eppure era proprio quello che volevo fare“, continua Ligabue.
L’album e il film omonimo narrano la storia di Riko, un uomo che si trova ad affrontare le numerose difficoltà della propria vita, ma che riesce a rimettersi in gioco e a prendere in mano il suo destino.
“Riko perde il lavoro e con esso un pezzo della sua identità – prosegue Ligabue – La sua storia è una storia specifica, in cui però mi fa piacere che molta gente possa rispecchiarsi, un po’ come accaduto per Radiofreccia. Il cambiamento spesso fa paura perché siamo propensi a pensare che non porti cose buone. Ma il cambiamento è nella natura della vita e ci spinge a guardare le cose in modo diverso, proprio come avviene ai protagonisti del mio film“.
“Riko è un uomo che ha vissuto il passare degli anni e i cambiamenti – continua Stefano Accorsi -. Nella sua vita accadono cose normali, che possono succedere a chiunque. E’ il suo punto di vista che cambia, rigenerandolo. Trovo davvero raro al cinema mettere in scena persone raccontate con tanta verità; credo dipenda dal fatto che la storia sia maturata dentro Luciano per così tanto tempo che ormai è davvero un pezzo della sua vita“.
Accanto ad Accorsi, nel ruolo della salda moglie Sara, c’è Kasia Smutniak, che racconta: “Sara è stato un personaggio difficile, una donna coerente, risoluta e con i piedi per terra. Per interpretarla mi sono ispirata alla forza delle donne e al mondo di Luciano contenuto nelle sue parole e nella sua musica“.
“Sono perdutamente innamorato del personaggio di Sara – afferma Ligabue -. Una donna innamorata, ferma, che reclama la vita per come per lei deve essere. Un personaggio appena accennato nel disco, ma che è venuto a formarsi durante la scrittura del film“.
Made in Italy uscirà in sala giovedì 25 gennaio prodotto da Fandango e distribuito da Medusa Film.
Roberto Puntato