Giovanna (Paola Cortellesi) è una donna dimessa, una di quelle di cui nessuno si ricorda. La sua vita si divide fra il lavoro al Ministero, gli impegni scolastici di sua figlia Martina (Chiara Luzzi) e le frecciatine della sua eccentrica madre Agata (Carla Signoris). Eppure, dietro la sua noiosa facciata, Giovanna è in realtà un agente segreto, alle prese con pericolose missioni internazionali. Un giorno, però, riceve la telefonata di una sua vecchia compagna di liceo, Tamara (Claudia Pandolfi), che la invita a una rimpatriata con i migliori amici dell’epoca (Stefano Fresi, Vinicio Marchioni e Lucia Mascino). Tra risate e ricordi, Giovanna ascolta le storie di ognuno e realizza che i suoi amici, proprio come lei, sono costretti a subire le piccole e grandi angherie del quotidiano. Decide così di fare qualcosa.
Dopo il grande successo del precedente Come un gatto in tangenziale, torna sul grande schermo la coppia Paola Cortellesi (attrice e co-sceneggiatrice) – Riccardo Milani (regista e co-sceneggiatore), con una commedia amara e divertente che racconta il malcostume, l’ignoranza e la cattiva educazione in cui siamo immersi ogni giorno.
L’Italia di Ma cosa ci dice il cervello è infatti un Paese che ha bisogno di risvegliarsi dal torpore, per opporsi alle angherie del quotidiano, al mancato rispetto di leggi e regole e alla messa in discussione delle competenze altrui.
Riccardo Milani, assieme agli sceneggiatori Furio Andreotti, Giulia Calenda e Cortellesi, sceglie la via della commedia action, mescolando il realismo del quotidiano alle peripezie acrobatiche alla 007 e Mission: Impossible, per riflettere su quanto sia diventata difficile la convivenza civile e su quanto ci sia invece bisogno di unire le forze.
Il suo è uno sguardo critico su un Paese che si è fatto andar bene qualunque cosa, che si è tristemente abituato alla aggressività, alla prepotenza e alla vessazione.
In che misura siamo vittime o carnefici? Ovvero quanto siamo colpevoli dello stato attuale delle cose? Ma cosa ci dice il cervello riflette con ironia sulle fragilità e le contraddizioni di un momento storico su cui ci sarebbe ben poco da ridere, ma lo fa con un amore profondo verso il Paese e l’umanità che racconta.
Libero, spesso scombinato ma anche esilarante, il nuovo lavoro di Milani è certamente figlio della commedia all’italiana, ma anche di un cinema coraggiosamente ibrido, che mescola temi, toni, generi e linguaggi. Un film che cerca di parlare lucidamente del presente ma anche di quello che potrebbe essere il futuro se non decidiamo di fare qualcosa.
La variegata galleria di personaggi, inoltre, è caratterizzata benissimo da tutti gli attori del cast, che dimostrano non solo di essere super affiatati, ma anche di divertirsi un mondo.
Ma cosa ci dice il cervello, prodotto da Wildside e Vision Distribution in collaborazione con Sky Cinema e TimVision, sarà al cinema dal 18 aprile distribuito da Vision Distribution.
Alberto Leali