Scritto da Sergio Pierattini, andrà in scena al Teatro Lo Spazio il 12 e 13 marzo
Al Teatro Lo Spazio di Roma, il 12 e 13 marzo 2025, andrà in scena L’Uomo Sottile, un monologo scritto da Sergio Pierattini che esplora le tematiche della menzogna, del tradimento e della colpa, ambientandole nel contesto suggestivo e ambiguo del Palio di Siena. Protagonista della performance è Massimo Reale, nei panni di Andrea Rampaldi, detto “Il Boia”, un fantino che diventa metafora della condizione umana contemporanea, intrappolata tra desiderio di affermazione e il conflitto interiore legato ai propri valori.
La supervisione artistica dello spettacolo è curata da Manuela Mandracchia, mentre l’introduzione al monologo è a cura di Giovanni Mazzini, storico e cronista del Palio di Siena per La7.
Un fantino come metafora dell’uomo contemporaneo
Pierattini, da senese purosangue, sceglie il mondo del Palio di Siena come sfondo per raccontare la vicenda di un fantino che, pur essendo celebrato e odiato, si trova a fare i conti con la propria colpa. La figura del fantino mercenario, pronto a tradire la Contrada per denaro, diventa il simbolo di una società in cui le regole sono sempre più labili e l’autenticità è spesso sacrificata in nome del successo. Come il palio stesso, un gioco di menzogne e colpi di scena, la vita di Andrea Rampaldi si sviluppa in un mondo dove la verità è fluida e difficilmente afferrabile.
Il Boia e il suo percorso di redenzione
Il protagonista, interpretato da Massimo Reale, è consapevole che solo confessando il suo tradimento, ovvero aver permesso alla Contrada rivale di vincere, potrà ottenere la libertà. Ma la sua stessa natura di fantino e di uomo lo porta a rifiutare la verità, con un continuo gioco di autoinganno e autoassoluzione che lo spinge a narrare storie convincenti su se stesso. Come in una spirale, Andrea perde il contatto con la verità e, forse, nemmeno la sua coscienza riesce più a discernere il giusto dal falso.
Il monologo esplora così le profondità della psiche umana, portando in scena una riflessione sulla doppiezza della mente, sul tradimento e sulla difficoltà di affrontare le proprie colpe. In un intreccio di verità e menzogne, lo spettacolo scava nell’anima di un uomo che, come tanti, si trova a confrontarsi con le proprie azioni e il loro peso.
Un’occasione per riflettere sulla moralità in un mondo senza regole
La scelta del Palio di Siena come scenario non è casuale: una tradizione popolare che è sia un gioco che una lotta, in cui il confine tra lealtà e inganno è spesso sottile. Pierattini ci invita a riflettere su un mondo in cui la ricerca del successo e dell’affermazione può spingere a sacrificare i propri valori, dove l’uomo contemporaneo, come il fantino, è in lotta con se stesso e con la propria coscienza.
L’Uomo Sottile sarà successivamente in scena a Napoli, al Teatro Sannazaro, il 25 e 26 marzo 2025, continuando a interrogare il pubblico sul confine tra verità e menzogna, in un viaggio di introspezione che affonda le radici in una tradizione tanto affascinante quanto ambigua come quella del Palio.
Paola Canali