Scritto e diretto da Lucia Calamaro, andrà in scena dal 22 al 28 marzo
Torna, dopo il debutto del 2011 L’origine del mondo, il testo considerato “seminale” nella produzione della drammaturga e regista Lucia Calamaro.
E torna in una edizione profondamente rinnovata, non solo nel cast, che è composto da Concita De Gregorio (che per la prima volta accetta la sfida di recitare un testo non suo), Lucia Mascino e Alice Redini, ma anche arricchita da una rilettura capace di mostrarne la fortissima contemporaneità. E quest’opera, prodotta dal Teatro di Roma, approda allo splendido palcoscenico del Teatro Argentina.
Al centro dell’opera, chiusa in un interno familiare, c’è un viaggio in una condizione, quella della depressione, condivisa ormai da moltissime persone.
“Indago ─ ha scritto Lucia Calamaro in un testo per il programma di sala ─ la coscienza di una Persona in lotta con la depressione. Che ne uscirà, ma non sarà facile. Quello che lei ne sa, quello che in fondo a lei significa e a cui appartiene, malgrado e aldilà di lei; esploro gli stati d’animo mortificati di una Figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia; tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri, quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa, senza sapere come. Intanto, diversamente, ma certo si vive.”
“In fondo, da cosa è composta la vita di un essere umano: un corpo e i suoi andazzi, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri, tutti gli altri, sotto forma di affetti, rivali, problemi, salvezza, ristoro, passione, legami, vantaggi, limiti”.