Londra al femminile è l’ultimo libro di Elisa B. Pasino, una guida romanzata per scoprire gli aspetti più inediti della capitale britannica
E’ già al suo terzo libro, dal titolo “Londra al femminile” (Morellini), la scrittrice Elisa B. Pasino, che decide di intraprendere un insolito viaggio alla scoperta di tutto ciò che non conosciamo della capitale britannica.
Una guida di consigli utili per tutte le donne, dallo shopping, al cibo, alle zone off limits… Insomma un prezioso e divertente vademecum da leggere e soprattutto da sperimentare sul campo!
E per chi volesse fare un viaggio di coppia o con figli a carico, l’autrice dispensa consigli utili e dettagliati nel suo blog “Valigia a due piazze”, perfetto per una vacanza sempre al top.
Elisa, quest’ultimo libro è una guida pratica per chi desidera andare a Londra?
Londra al femminile non è solo una guida pratica, ma un romanzo che si può leggere anche se non si ha in programma di partire per la capitale britannica. È un libro ricco di curiosità e sfizi, che non dà indicazioni minuto per minuto su come organizzarsi la giornata, come fa la maggior parte delle guide, ma suggestioni, anche meno note e fuori dai percorsi più turistici, per costruirsi il viaggio perfetto.
Per una come te che viaggia spesso, cosa non può mai mancare in valigia?
Sto sempre molto attenta al bagaglio a mano perché mi piace avere tutto sotto controllo e che sia facilmente raggiungibile. Come consiglio nel mio libro “Prête-à-partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta”, la valigia va fatta bene per poter essere sempre organizzati. Do indicazioni anche su come piegare l’abbigliamento, usando le tecniche del rolling (arrotolare) e del folding (piegare uno sull’altro). In una valigia per Londra non devono mai mancare un impermeabile, un cappello antipioggia e un ombrellino pieghevole.
Come si prepara una valigia perfetta?
Combatto da sempre una battaglia contro chi si veste male in viaggio, il turista svogliato che rende più brutti i luoghi che visita. Consiglio di mettere in valigia capi che abbiano una gamma di colori facilmente abbinabili. In questo periodo dell’anno , ad esempio, mi piacciono i colori caldi dell’autunno: senape, marrone, rosso, ocra da spezzare con il nero e con un tocco di dorato.
Parli spesso di viaggi al femminile. Sono molto diversi da quelli al maschile?
Oltre a “Londra al femminile” ho scritto “New York al femminile” che è stato il mio best seller, anzi visto che ancora lo è, possiamo definirlo un long seller. L’idea del parlare al femminile è per proporre al mercato una collana nuova. Ma in realtà si tratta di guide che funzionano benissimo per tutta la famiglia, per gli uomini e per chi viaggi con i bambini. Anche se certamente strizzano l’occhio alla parte più rosa della città, con consigli sulle zone da evitare, sullo shopping e molto altro. Noi donne siamo più attente ai dettagli e più portate a guardare dietro l’angolo.
Secondo te qual è invece la città ideale per gli uomini?
Ne parlo nel mio blog che si chiama “Valigia a due piazze”, ospitato online da Il Giornale. Se si viaggia in coppia, è bello poter unire gli interessi di entrambi e scegliere insieme; poi, certo, ci sono destinazioni che fanno più gola agli uomini che alle donne e viceversa, ma dipende molto dai gusti e dagli interessi personali. E’ molto importante scegliere i compagni di viaggio, perché stare 24 ore su 24 con qualcuno è la cosa più complicata in assoluto; quindi se si è indecisi meglio partire da soli.
Elisa, sei responsabile del magazine I Like it, in cui ti diverti a soddisfare i piaceri della gente, se così si può dire. Che pubblico è il tuo?
I like it magazine è nato nel 2017 come un comfort magazine, perché l’idea è quella di non sfogliarlo su un mezzo pubblico, ma goderselo un poco alla volta, a casa, nel poco tempo libero. Il nostro è un pubblico che ama l’arte in tutte le sue forme. Tra i nostri prossimi progetti, ci piacerebbe uno spazio dal vivo in cui riunire i nostri lettori, offrendo sempre appuntamenti di altissima qualità:un I like it LAB. Ci prenderemo il nostro tempo per fare bene le cose.
Roberto Puntato