Dopo i successi delle seconde stagioni di L’allieva e Non dirlo al mio capo, Lino Guanciale torna su Rai2 nei panni dell’amatissimo commissario Cagliostro in La Porta Rossa 2 e già tutti si chiedono se vi sarà una terza stagione
Lino Guanciale è come Re Mida, tutto ciò che tocca diventa oro, e le serie tv che lo vedono protagonista sono già dei cult e tra i maggiori successi della Rai. Basta pensare a L’allieva, a Non dirlo al mio capo e soprattutto a La porta rossa, la serie ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rossi per la regia di Carmine Elia, che vede Guanciale nei panni del commissario/fantasma Cagliostro.
Dopo lo straordinario successo della prima stagione con oltre 3 milioni di telespettatori, sei nuove prime serate sono in arrivo dal 13 febbraio su Rai2 e vedranno ancora una volta protagonisti Lino Guanciale/Cagliostro e Gabriella Pession, nei panni di sua moglie Anna.
I fan non stanno più nella pelle e già si chiedono se la serie sarà rinnovata per una terza stagione: se ciò dipenderà, ovviamente, dal pubblico, Guanciale si mostra ben disposto a indossare nuovamente i panni di Cagliostro, visto che la serie targata Rai Fiction e Velafilm riserverà non poche sorprese e non risolverà tutti i suoi misteri.
Lino, cosa ti piace de La porta rossa e cosa pensi piaccia al pubblico che lo segue?
E’ una serie che tratta il rapporto dell’uomo con chi non c’è più, indipendentemente se si è religiosi o meno. Ed è proprio questo che mi piace e penso che piaccia così tanto al pubblico. Non sono un credente, ma amo la democraticità nella scrittura drammaturgica: ne “La porta Rossa” non c’è un punto di vista privilegiato sulla morte e su ciò che accade dopo, e sono convinto sia un bene, perché non si può indirizzare il pubblico su un tema così complesso e universale. E poi ha come protagonista un personaggio che è morto, ma che continua ad avere tutti i problemi dei vivi, in cui diviene quindi facile riconoscersi.
Potresti quindi essere coinvolto in una terza stagione della serie?
Non amo le terze stagioni, per farle ne deve davvero valere la pena. Ma penso che per un prodotto come “La porta rossa” di materiale per un prosieguo ce ne sia davvero molto, specie perché non tutti gli interrogativi verranno risolti nella seconda stagione. Quindi un eventuale progetto per una terza ci sarebbe, ma, come sappiamo, il datore di lavoro è il pubblico, che finora ha dimostrato di amare moltissimo la serie.
E per quanto riguarda L’allieva 3?
Lo stesso discorso penso valga per “L’allieva”, pur non avendo ancora parlato con la produzione di una terza stagione. Ritengo che fin dove vi sia del buon materiale si possa continuare a raccontare, poi chiaramente non si può procedere all’infinito, bisogna capire quale sia il momento giusto per fermarsi. Ma sono entrambe serie molto amate ed attese e sarebbe giusto pensare a un prosieguo.
Alberto Leali
Io vorrie sapere se farà la terza stagione di NON DIRLO AL MIO CAPO, spero di sì perché era la mia preferita. Mi è piaciuto vedere Lisa e Enrico attravesare il percorso che li ha fatti mettere insieme, ma in una terza stagione vorrie vedere come “Stanno Iniìsieme”
Io vorrei sapere se farà una terza stagione di NON DIRLO AL MIO CAPO, era la mia serie preferita. Se nelle prime due stagioni è stato bello vedere il percorso che hanno fatto Lisa e Enrico per mettersi insieme, in un’ipotetica terza vorrie vedere come “stanno insieme”