Tratto dal romanzo di Romain Puértolas, bestseller in Francia, L’incredibile viaggio del fachiro è una colorata e travolgente avventura sulle ali della fantasia, che mescola abilmente fiaba e racconto picaresco.
Attraverso un lungo flashback che si snoda attraverso la voce over del protagonista, il film di Ken Scott parte in un commissariato di Mumbai dove tre ragazzini, sul punto di entrare in riformatorio, ricevono la visita di un giovane uomo che li invita ad ascoltare la rocambolesca storia della sua vita.
Si tratta del protagonista Aja, che dopo un’infanzia in povertà vissuta con la madre a Mumbai, viaggia, spinto dagli eventi più imprevedibili, fra Parigi, Roma, Calais, Tripoli, Barcellona. Cresciuto tra piccoli furti e trucchetti per ingannare il prossimo, Aja inizia la sua folle avventura cosmopolita in un negozio Ikea di Parigi, dove incontra una ragazza americana della quale si innamora a prima vista. Ma il destino vuole che i due siano subito costretti a separarsi e a ritrovarsi molto tempo dopo in situazioni parecchio diverse.
Il racconto procede, così come il protagonista, sballottato dal caso e dagli eventi, arricchendosi di personaggi che incroceranno la strada di Aja, segnando in qualche modo la sua vita. Il bizzarro viaggio del protagonista alla ricerca del suo posto nel mondo lo porterà anche ad incontrare altri uomini in fuga: migranti e profughi affamati di speranza, con cui, oltre alla povertà, condividerà un importante pezzo di cammino.
Ma attenzione, L’incredibile viaggio del fachiro non è un film politicamente impegnato, ma soprattutto una fiaba positiva e ottimista che esorta a vivere appieno la vita, senza sprecarne un solo secondo. Un caloroso invito a non smettere di sognare, esaltando il potere salvifico dell’immaginazione, che a volte è l’unico mezzo per superare gli ostacoli e trasformare le delusioni in successi.
La star indiana Dhanaush è perfetta nei panni del protagonista ed è capace di conferirgli una contagiosa allegria e una genuina tenerezza. Attorno a lui, un cast multietnico, che comprende l’americana Erin Moriarty, la franco-argentina Bérénice Bejo, il somalo Barkhad Abdi e l’italiano Stefano Cassetti.
L’incredibile viaggio del fachiro è un lavoro dinamico e fantasioso, vivace e coinvolgente, che ha il merito di restare lontano dall’estetica e degli stereotipi del cinema bollywoodiano (c’è anche un ironico momento-parodia), optando per un riuscito mix di azione, avventura, romanticismo e comicità.
Il film giusto per trascorrere una piacevole serata estiva in compagnia di un intrattenimento leggero ma mai futile. Poco importa se, come dice il fachiro, nella storia di vero ci sono solo le cose importanti: dalla sala si esce certamente col sorriso sulle labbra.
Alberto Leali