Licia Colò su Rai 2 con il nuovo programma Niagara. Dal 24 settembre in prima serata, la bellezza della natura vista attraverso un drone
Licia Colò torna in Rai dopo un’assenza di quattro anni e per la prima volta sbarca sul secondo canale in prima serata con Niagara – Quando la natura fa spettacolo, un viaggio mozzafiato attraverso le bellezze naturali.
Sei puntate che dal 24 settembre accompagneranno gli spettatori, attraverso l’ausilio di un drone, alla scoperta dei cinque continenti, di quei capolavori naturali capaci di stupirci e di quei luoghi incontaminati che sono rimasti veri e propri angoli di paradiso.
Protagonisti di Niagara saranno, inoltre, gli animali e i loro habitat, messi a repentaglio dalle azioni umane; ma anche gli esploratori, i naturalisti, gli zoologi, che per amore della natura mettono a repentaglio la loro vita.
Licia Colò è ormai da 36 anni testimonial per la difesa dell’ambiente, a cominciare dallo storico programma dell’89, L’Arca di Noè: “Sono orgogliosa con questa nuova avventura di portare la natura in prima serata sulla tv pubblica“, dice la conduttrice.
Licia, l’amore per la natura è da sempre presente nel tuo DNA?
“Mi sono occupata delle tematiche legate all’ambiente sin da bambina, iscrivendomi a varie associazioni; poi ho iniziato nell’89 con L’Arca di Noè e da lì per 36 anni ho continuato a parlare di natura. La differenza è che all’epoca chi si occupava di questi temi era considerato uno sfigato, adesso siamo costretti a parlarne perché ci stiamo uccidendo”.
Com’è tornare in Rai dopo 4 anni e soprattutto su una rete che non hai mai frequentato?
“Ovviamente sono molto contenta di ritornare in Rai e di portarvi i temi che hanno sempre accompagnato la mia vita. E poi è bello ammirare lo spettacolo della natura in prima serata. Generalmente, non ho mai posto molta attenzione alla rete, perché penso che sia il programma a fare la differenza. Rai2 è sicuramente una rete più trasversale, che unisce tipologie di pubblico diverse; non ci ho mai lavorato e non mi interessa competere con qualcuno. Più che gli ascolti, mi interessa fare un programma di livello”.
Come si articolerà Niagara?
“Niagara rappresenta una mia battaglia personale, perché non dobbiamo accontentarci della bellezza che ci circonda e dare tutto per scontato: abituarsi è sbagliato, dobbiamo anzi prendercene cura. Durante il programma, che si svolgerà in giro per il mondo, tratteremo dei macro-temi, come ad esempio l’importanza dell’acqua, l’equilibrio tra l’uomo e il pianeta, la storia della terra, la potenza della natura, la protezione del futuro. Tutto questo, per sensibilizzare gli spettatori alle tematiche ambientali e responsabilizzarli”.
In quest’avventura sarai accompagnata da un drone e da una pietra mistica…
“Esatto. Il simbolo che accompagnerà questo programma è l’ambra, con al suo interno un insetto di 20 milioni di anni fa. Per tanti anni l’uomo non ha fatto altro che distruggere la natura, non preoccupandosi delle conseguenze. Esistono dei luoghi meravigliosi sulla Terra, che vanno protetti e che rischiamo di perdere se non salvagurdiamo l’ambiente. E poi c’è Eli, il nostro amico drone che dall’alto ci mostrerà le immagini della natura nella maniera più realistica possibile”.
Dopo tanti viaggi in giro per il mondo, ce n’è qualcuno che vorresti ancora fare?
“Vorrei ritornare con mia figlia in Australia, alle Isole Stradbroke, e poi vorrei viaggiare per l’Italia perché il nostro Paese è talmente ricco che non lo si conosce mai bene.
E tua figlia cosa pensa di Niagara?
“Mia figlia solitamente ritiene i miei programmi noiosi, però con Niagara una piccola rivincita me la sono presa, perché il promo le è piaciuto molto”.
Roberto Puntato