Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina, un tris di talentuose attrici, dal 19 al 22 ottobre sul palco del Teatro Palladium di Roma, per mettere in scena, per la regia di Giovanni Anfuso, uno dei testi cardine della drammaturgia di Jean Genet, fra gli autori più discussi e affascinanti del Novecento
Le serve è stato scritto nel 1947 ed è ispirato ad un fatto di cronaca che impressionò, per la sua ferocia, l’opinione pubblica francese: due sorelle, di 28 e 21 anni, da almeno 4 anni a servizio presso una famiglia borghese, in seguito ad un rimprovero per un banale incidente, massacrarono madre e figlia.
Genet mette in scena un’abilissima macchina teatrale, in cui il gioco del teatro nel teatro è messo a nudo per rivelare la menzogna che si svolge sul palco, con una struttura che scava nel profondo, disorientando e inquietando.
Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina si calano con straordinaria intensità nei panni delle tre protagoniste, scandagliando gli impulsi, i misteri, i lati più oscuri della mente umana.
Le serve è un continuo ribaltamento di ruoli: essere e apparire, immaginario e realtà si confondono e si fondono, si alternano e si alimentano. Le due cameriere che recitano, continuamente e ossessivamente, in assenza della loro Signora, le parti di serva e di padrona, è un rito malsano che puntualmente termina con l’uccisione della seconda, fino a quando nelle menti delle due donne qualcosa inizia a sovrapporsi.
Il gioco manifesta il rapporto inquietante e venefico delle due serve verso una padrona che da un lato amano e mitizzano, dall’altro odiano e invidiano. È una cerimonia, da cui emergono la dipendenza, la sensualità, la violenza, la solitudine, il desiderio di rivalsa. Due reiette, relegate ai margini, due figure topiche dell’universo genetiano, che desiderano l’appartenenza a un ordine sociale di cui invece sono solo gli scarti. Una favola tragica, nerissima, in cui le attrici non recitano secondo un modulo realistico, ma piuttosto mantenendo l’illusione della realtà, insinuandovi il malessere e il sospetto.
Nel ruolo delle due serve, ci sono Anna Bonaiuto, attrice capace di eccellere tanto nel cinema quanto nel teatro e di dare anima a personaggi femminili di grande complessità, e Manuela Mandracchia, che regala un’interpretazione di ammirevole intensità. Una carismatica Vanessa Gravina ricopre invece il ruolo della Signora, bellissima, sontuosa, consapevole del suo status di superiorità, ma fragile e insicura.
La scenografia di Alessandro Chiti, che crea un’atmosfera giustamente opprimente, è sui toni del verde, con un pomposo letto in primo piano, un grande specchio di fronte, un armadio pieno di vestiti, fiori sparsi per terra e luci d’ambiente che seguono gli spostamenti dei personaggi. Una Produzione Teatro e Società in co-produzione con Teatro Stabile Biondo di Palermo e Teatro Stabile di Catania.
Alberto Leali