Al cinema dal 6 ottobre con BIM Distribuzione
Il percorso di rinascita di Élise, una ballerina di danza classica dell’Opera di Parigi che riprende in mano la sua vita dopo un grave infortunio sul palco, è al centro del nuovo bellissimo film di Cédric Klapisch.
Per la giovane quell’incidente diventa un punto di svolta: la prospettiva di dover rinunciare a quello che dava senso alle sue giornate la costringe a fare i conti con se stessa e con tutta la sua vita, tra sperimentazioni, ricerca di alternative e incontri illuminanti.
Rimanendo fedele ad un cinema plasmato da interazioni sociali e personaggi colorati, Klapisch coinvolge stavolta lo spettatore in una perpetua coreografia, trasformando La vita è una danza in una sorta di simbiosi dei sensi, che non scivola mai nell’eccesso o nel dimostrativo. Le coreografie diventano, così, elemento narrativo fondamentale, sottolineando, con grande impatto visivo, gli stati d’animo di Élise e le tappe del suo viaggio di rinascita.
Klapisch si conferma un cineasta sensibile e appassionato, uno di quelli che sa parlare alle persone, afferrando la magia e le disillusioni della giovinezza così come l’evoluzione della società nel suo insieme.
Il film evoca armoniosamente la resilienza, sia fisica che mentale, ma anche il ritorno all’amore e alla gioia di vivere, mostrandoci che ogni ostacolo è superabile e che spesso, anzi, possiamo anche trarne qualcosa di buono.
La vita è una danza è un’opera scritta e realizzata per rendere felice lo spettatore, per riconciliarlo alla vita e per farlo uscire dalla sala traboccante di emozioni ed ottimismo. La sensazione che si prova, dopo la visione del film, è infatti che il cinema sia un’arte gioiosa, al servizio del piacere e della libertà delle persone.
Attraverso la vicenda di Élise, Cédric Klapisch racconta con entusiasmo l’emancipazione, invitando ragazze e ragazzi ad assumersi la responsabilità di limiti e difficoltà, ma anche di speranze e capacità. Rivendicando, così, la loro autonomia emotiva e sociale per costruire la società di domani.
Un cinema generoso, intriso di umanità, composto da alcuni attori navigati ed in gran parte da ballerini professionisti, tra cui spicca la folgorante Marion Barbeau, prima ballerina del balletto dell’Opera di Parigi.
Ilaria Berlingeri