Dal 6 all’11 giugno torna a Roma KarawanFest, il primo e unico evento cinematografico che – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – tratta i temi della convivenza e dell’incontro tra culture in tono programmaticamente non drammatico, puntando a ribaltare stereotipi e cliché e proponendo visioni non convenzionali.
Per la sua sesta edizione Karawan torna alle origini nomadi, migrando di sera in sera nei cortili di Tor Pignattara e del Pigneto, e illuminando con la luce del grande cinema le paure e le diffidenze, per favorire momenti di incontro proprio nei cortili, luoghi naturali dello scambio e della condivisione. Nato a Tor Pignattara nel 2012, il progetto mette il cinema al centro di un percorso di coesione sociale e reciproca conoscenza, per riappropriarsi di spazi comuni nel segno della condivisione e dell’arricchimento culturale.
Dal 6 all’11 giugno, Karawan presenterà, ogni sera in un cortile diverso, commedie, racconti di formazione e documentari brillanti, con un’attenzione sempre particolare rivolta alle nuove generazioni di autori e registi emergenti. 8 film rappresentativi delle comunità più numerose del territorio, tutti in lingua originale con sottotitoli in Italiano, molti dei quali in anteprima. Film da tutto il mondo, che raccontano storie di paure superate, rovesciate, cancellate attraverso piccoli grandi atti di coraggio e apertura. Che non sono atti eroici o gesta esemplari, ma creazioni, scoperte, dialoghi, scommesse, amori. Gesti semplici, che ogni giorno si osservano nelle strade dei nostri quartieri, e che sono rievocate nei film in programma, nei laboratori, nelle storie che saranno raccontate al festival. Insieme.
Ogni film sarà introdotto da incursioni e performance artistiche per avvicinare il pubblico alla cultura delle comunità presenti, a cura di Asinitas Onlus, partner del progetto, che presenterà anche racconti provenienti da diverse tradizioni culturali con Narramondi: un gruppo misto di giovani donne cantastorie italiane e straniere.
Un’altra importante novità del 2017 è il gemellaggio con l’analoga manifestazione milanese Cinema di Ringhiera, ideata e diretta da Antonio Augugliaro, co-regista di Io sto con la sposa e realizzata dall’associazione Nuovo Armenia. Entrambe le manifestazioni sono sostenute dal MiBACT con il contributo di MigrArti II edizione 2017, e condividono oltre alle tematiche, la natura itinerante nei cortili dei palazzi, a stretto contatto con le comunità e la cittadinanza. Anche il tema sarà comune: illuminando le paure. Con la luce del cinema, della cultura, dell’incontro, della condivisione. Questo gemellaggio, insieme alla collaborazione con Yalla Shebab Film Festival di Lecce, ha l’obiettivo di costituire un network su scala nazionale per lo scambio e la circuitazione dei film selezionati, e creare una tessitura che unisca le realtà in un racconto corale, radicato nel locale ma che assume contestualmente anche una dimensione nazionale.
Si parte martedì 6 giugno, dal cortile della Biblioteca Goffredo Mameli al Pigneto dove verrà proiettato in anteprima europea, grazie alla collaborazione dell’Ambasciata del Bangladesh, Kingdom of Clay Subjects, la folgorante opera prima del giovane regista bengalese Bijon. Nel segno di Satyajit Ray e Vittorio De Sica, il film è un’ode al diritto al sogno e al futuro, alla conoscenza come forma di libertà. Sarà presente per incontrare il pubblico il creative producer del film, Arifur Rahman. Abbiamo scelto di partire dal Bangladesh con un’opera così potente per dare voce ai talenti artistici e alla ricchezza culturale del paese da cui proviene la più grande comunità bengalese d’Europa, quella di Tor Pignattara.
Proprio per guardare alle comunità e al territorio con uno spirito europeo, Karawan in collaborazione con il Goethe-Institut Rom e il Forum Austriaco di Cultura per il secondo anno propone il progetto Making Heimat, per contribuire a illuminare di nuovi significati i concetti di identità e cittadinanza, a partire dall’intraducibile parola tedesca Heimat, e sollecitare l’opinione pubblica su quanto i confini possano essere spostati per includere e non per escludere. Con il Forum Austriaco verrà presentato il docufilm KINDERS, scelto per la consueta matinée che Karawan dedica alle scuole del territorio. In collaborazione con il Goethe-Institut Rom verrà presentato martedì 7 giugno 300 Worte Deutsch (300 parole in tedesco), frizzante commedia turco-tedesca sull’Islamofobia, in cui un corso accelerato di tedesco per far ottenere la cittadinanza a un gruppo di giovani turche, diventa anche l’occasione della presa di coscienza come donne. Sarà presente l’attrice protagonista Pegah Ferydoni, star di Donne senza uomini e Kebab for Breakfast, che incontrerà il pubblico e le donne della scuola di italiano per donne straniere del Centro Interculturale Miguelim, con le quali condivideremo prima della proiezione anche il momento dell’Iftar, il pasto serale che spezza il digiuno del Ramadan.
Il 10 giugno Karawan Fest accoglie a Roma gli amici di Cinema di Ringhiera, che presenteranno il docufilm Patience, patience… Tu iras au paradis in vista dello “scambio” che avverrà il 24 giugno, quando Karawan porterà a Milano il documentario Luoghi comuni di Angelo Loy, prodotto da Asinitas. Infine, domenica 11 giugno gran finale in salsa carioca a Largo Raffaele Pettazzoni, adiacente il parco Giordano Sangalli: una festa dedicata all’unione di popoli e culture nel segno di sport e cinema. Verranno proiettati due film legati al mondo del calcio, dove il campo diventa luogo di socialità e spazio pubblico di condivisione. Per l’occasione saranno coinvolte associazioni della rete G2 che operano per la promozione dei diritti delle seconde generazioni e per portare un nuovo concetto di cittadinanza.
KarawanFest 2017 aderisce ai festeggiamenti per i 90 anni di Tor Pignattara e alla campagna per il riconoscimento del quartiere come nuovo rione di Roma.
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