La mossa del cavallo è il primo dei romanzi storici di Andrea Camilleri ad essere trasposto sul piccolo schermo. Alla regia Gianluca Maria Tavarelli, che ha diretto anche Il giovane Montalbano, e che sceglie nuovamente come protagonista Michele Riondino. In onda in prima serata su Rai1 lunedì 26 febbraio
Montelusa, 1877. Giovanni Bovara (Michele Riondino) è il nuovo ispettore capo ai mulini, incaricato di far rispettare l’invisa tassa sul macinato. Siciliano di nascita, è ormai ligure di adozione, poiché da bambino si è trasferito con la sua famiglia a Genova. Fa fatica, quindi, a comprendere le dinamiche mafiose e omertose che regolano la terra siciliana. La sua intransigenza gli procura subito diversi nemici, tanto da essere coinvolto in un’intricata trama ordita alle sue spalle. Sarà solo entrando nella mentalità dei suoi aguzzini, parlando la loro stessa lingua e ricorrendo alle loro stesse strategie che l’ispettore riuscirà a salvarsi la vita.
Dopo Il giovane Montalbano, Gianluca Maria Tavarelli torna a confrontarsi con il ricco universo letterario di Andrea Camilleri, stavolta trasponendo, per la prima volta sul piccolo schermo, uno dei suoi più amati romanzi storici, La mossa del cavallo. Sceglie come protagonisti Michele Riondino, già interprete de Il giovane Montalbano, nel ruolo dell’intransigente Giovanni Bovara, ed Ester Pantano, unica donna del cast, nel ruolo della sensuale e spavalda femme fatale Trisina Cicero.
Un giallo avvincente e attualissimo, che affonda le radici nella complessità e nell’intimità della terra siciliana, mettendo in scena un abile gioco di astuzia che ha nel linguaggio il suo punto focale. Ritrovare la “sicilianità” perduta, sarà infatti per l’ispettore Bovara l’unico mezzo per affrontare i suoi avversari ed entrare nelle dinamiche di quella terra Far West costellata di malfattori e conniventi.
Ed è proprio al western, quello di Sergio Leone e di Tarantino, che Tavarelli attinge per raccontare “un’incredibile giostra di personaggi, situazioni, colori e umori della Sicilia post-risorgimentale; un viaggio sull’ottovolante che temevo di non riuscire a restituire “.
Una storia, che, come ha sottolineato la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, somiglia, quasi come in un gioco di specchi, a quella dei nostri giorni. “Camilleri con i suoi romanzi e con le loro traduzioni televisive è diventato un autore-Paese; la perfetta sintesi tra letteratura popolare e televisione. E’ una biblioteca inesauribile, uno scrittore che si è alimentato di storie siciliane, sul filo trasversale della memoria, dove il piacere della narrazione e l’etica si danno la mano“.
A Viale Mazzini per la presentazione del film, presente anche un applauditissimo Andrea Camilleri, che a proposito de La mossa del cavallo, afferma: “In Sicilia si passò dall’entusiasmo per l’unità d’Italia ad imbracciare di nuovo le armi, in meno di 40 anni. I libri di storia se la cavano parlando di briganti, ma in realtà quelli erano contadini arrabbiati. In questo romanzo ho cercato di chiamare le cose con il loro nome. La tassa sul macinato era odiosa. E la leva obbligatoria arrivò come una ulteriore tassa per le famiglie povere che si vedevano private di braccia giovani. E’ stato uno degli errori più grandi del governo nazionale“.
Lo scrittore siciliano si dice, inoltre, felicissimo di essere considerato ambasciatore di un”altra” Sicilia. “Mi sono sempre rifiutato di scrivere di mafia – afferma – Quando mi sono stati forniti i pizzini di Provenzano ho scritto un libro, i cui diritti sono andati alla Fondazione Andrea Camilleri e funzionari di polizia per i figli delle vittime del dovere. Non volevo guadagnare una lira sulla mafia. La rappresentazione della Sicilia che ho dato attraverso Montalbano ha sorpreso molto; gli stranieri hanno scoperto paesaggi bellissimi e diversi rispetto a quelli dell’Italia che sono abituati a vedere. Ciò ha fatto sì che una compagnia aerea abbia ormai un volo settimanale Londra-Comiso“.
La mossa del cavallo è una produzione Palomar in collaborazione con Rai Fiction e andrà in onda lunedì 26 febbraio in prima serata su Rai 1. Oltre a Michele Riondino ed Ester Pantano, il cast è composto da Antonio Pandolfo, Maurizio Bologna, Maurizio Puglisi, Filippo Luna, Cocò Gullotta, Giancarlo Ratti, Giuseppe Lanino, Angelo Libri, Roberto Salemi.
Alberto Leali