Secondo conflitto mondiale. Le truppe germaniche hanno raggiunto Parigi e scendono verso il sud della Francia. Georg, un rifugiato tedesco, è riuscito a raggiungere Marsiglia e con sé ha i documenti, un visto per l’ambasciata messicana e il manoscritto di un romanzo di uno scrittore che si è suicidato. Georg assume, quindi, la sua identità e su mette alla ricerca di un passaggio su una nave americana. L’incontro con Marie, una giovane donna che è in cerca del marito scomparso e che si è nel frattempo legata a un medico, cambia i suoi progetti.
Christian Petzold (La scelta di Barbara, Il segreto del suo volto) ha la trovata, al contempo geniale e spiazzante, di spostare nel presente la vicenda del romanzo di Anna Seghers, evitando la ricostruzione d’epoca, ma narrando pur sempre di rifugiati tedeschi in fuga dall’avanzata del regime nazista.
La donna dello scrittore appare, quindi, come un continuo gioco con il tempo, che innesta il passato nel contemporaneo e viceversa: il regista tedesco offre, così, la sua interpretazione della Storia, in un periodo, il nostro, in cui si riaccendono i nazionalismi e in cui il peso degli errori del passato si fa sempre più ingombrante.
Efficacissima è soprattutto la descrizione di questi esseri in fuga, o meglio in transito, (come recita il titolo originale), sospesi fra la vita e la morte e aggrappati disperatamente l’uno all’altro. Affollando le strade di una Marsiglia contemporanea, quieta e dai colori distesi, essi intrecciano i loro drammi, animati dalla sola speranza di riprendere al più presto in mano le proprie vite. Non è difficile ritrovare nelle loro vicende i cammini di coloro che tutt’oggi sfuggono ai disastri della guerra, in cerca di una salvezza e una vita migliore.
I sogni, l’incertezza del futuro, l’angoscia dell’attesa, il dolore di aver lasciato chi si ama e la speranza di poterlo riabbracciare sono resi splendidamente da una sceneggiatura stratificata ed elegante, capace di far riflettere con durezza su ciò che è stato, che è, e che con buona probabilità sarà.
Alla voce narrante di un uomo che casualmente s’imbatte in Georg è affidata la descrizione dei sentimenti e dei pensieri dei protagonisti, a cui danno corpo, e soprattutto anima, i due eccellenti Franz Rogowski e Paula Beer. Dopo essere stato in concorso alla Berlinale, La donna dello scrittore sarà in sala dal 25 ottobre con Academy Two
Roberto Puntato