Dal 17 giugno al 10 settembre alla Galleria “La Nuova Pesa”
A Roma, da giovedì 17 giugno fino al 10 settembre 2021, la Galleria “La Nuova Pesa” di Simona Marchini ospiterà la mostra “La Civiltà Romana” del Maestro Vittorio Storaro.
Un insieme di immagini della città di Roma -10 le opere fotografiche esposte per la prima volta in Italia, realizzate in doppia esposizione in seno ad uno stesso fotogramma- per dare vita ad un progetto visivo unico, un viaggio nella memoria del tempo.
La mostra, a cura di Nestor Saied e Giovanni Storaro, è una continua scoperta culturale su ciò che ha lasciato alla storia la civiltà di ROMA e l’insieme di tutte le civiltà che l’hanno seguita e preceduta, un susseguirsi di immagini ispirate dal pensiero di una luce, dall’immaginazione di un colore, dall’intuizione di un elemento.
“Avevo completato alcuni impegni cinematografici – spiega Vittorio Storaro – e la mente vagava su un antico passato, la mia cultura di provenienza. Mentre lavoravo, quanto più spendevo serate o giorni liberi al piccolo computer per tentare di scrivere con le parole ciò che normalmente tento di “scrivere con la luce”, tanto più mi rendevo conto della mia impreparazione sul terreno di studio e applicazione che stavo calpestando da un po’ di tempo: gli ELEMENTI. Sempre più sentivo infatti la necessità di fermarmi di nuovo per continuare lo studio, la pura ricerca, sull’argomento; una necessità tanto forte da spingermi verso un progetto che mi avrebbe permesso un riesame di quanto fatto sino ad allora tra LUCE e COLORI, per capire meglio ciò che potevo ancora visualizzare negli ELEMENTI primari della Vita: il progetto “LA CIVILTA’ ROMANA”. Dopo tanto andare per il mondo, infatti, non poteva non esserci ancora un altro tempo di riflessione, un progetto sulla storia di Roma che sembrava portare in sé gli elementi adatti a lasciarmi la possibilità di riassumere il mio percorso di luce, tutto il mio percorso di Vita”.
“Grazie caro Vittorio! Considero un’emozionante e straordinaria occasione presentare un’esclusiva così pregevole nel mio centro culturale – esclama Simona Marchini che ospiterà la Mostra nella sua Galleria “La Nuova Pesa”, punto di riferimento romano e internazionale per tutte le forme d’arte e di creatività. “Questa straordinaria occasione – prosegue l’attrice e gallerista – è nata da un felice incontro con Giovanni Storaro, figlio del grande Vittorio, attraverso un amico comune: Nestor Saied. Dall’empatia dell’incontro è nata l’idea di proporre dei lavori recenti e inediti dell’ ”Artista Storaro” padre. Si tratta di 10 opere fotografiche dedicate a Roma con tutte le suggestioni e le emozioni di un talento universalmente riconosciuto”.
L’espressione Foto-grafica in seno alla Civiltà Romana, per Vittorio Storaro la possibilità creativa di poter rivisitare un andare nell’immaginario visivo che lo ha accompagnato sin qui, viene narrata come in un mosaico da quindici temi che solo nel loro insieme potranno restituire il volto, l’Immagine, della città di Roma. Una serie di Cine-Foto-grafie che dividono l’intero progetto in tre parti:
–La memoria, le acque, l’aldilà, la difesa, gli imperatori, basata sul tema della LUCE attorno al cui nucleo ruota il rapporto tra Luna e Sole, Oscurità ed Inconscio;
–I trionfi, le imperatrici, le divinità, le edificazioni, la natura, basata sul tema dei COLORI, attorno al cui nucleo ruota il rapporto tra Maschile e Femminile, tra Materia e Cosciente;
–La legge, le rappresentazioni, i sette colli, l’impero, l’immaginazione basata sul tema degli ELEMENTI, attorno al cui nucleo ruota il rapporto tra Naturale e Artificiale, tra Energia e Sovracosciente.
Vittorio Storaro, all’apice della sua carriera cinematografica (tre premi Oscar: per “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, per “Reds” di Warren Beatty e per “L’ultimo Imperatore” di Bernando Bertolucci) ha dedicato diversi anni allo studio della simbologia, della filosofia e della drammaturgia. “La Civiltà Romana”, rivisitazione dei suoi concetti creativi, è un progetto per approfondire non solo la conoscenza delle Arti Visive ma le sue proprie radici storiche, sociali e culturali. La mostra è accompagnata dalla presentazione del Catalogo, un insieme di concetti filosofici, scritti, dipinti e immagini fotografiche, frutto di tanti anni da studioso e da professionista.