L’opera seconda di Nicolas Bedos, presentata Fuori Concorso a Cannes 2019 e nella sezione “Tutti ne parlano” della Festa del Cinema di Roma, arriva in sala dal 7 novembre distribuita da I Wonder Pictures
Pieno zeppo di trovate geniali e di gustosi personaggi che hanno il volto delle stelle più luminose del cinema d’Oltralpe, La Belle Époque appartiene alla categoria di quei film capaci di mettere tutti d’accordo.
E’ infatti scritto con quella soavità e precisione di cui è capace solo certo cinema d’autore francese e conquista per la sua gioiosa mescolanza di nostalgia, ironia ed emozione.
Il tempo che passa, il rimpianto delle occasioni perdute, la crisi di coppia sono i temi che Nicolas Bedos affronta nella sua seconda opera da regista, dopo il bellissimo Un amore sopra le righe, sempre scritto insieme alla compagna Dora Tellier.
Impossibilitato ad accettare la separazione da sua moglie Marianne (Fanny Ardant), Victor (Daniel Auteil), un fumettista satirico in lotta col digitale, decide di usufruire del servizio offerto dall’imprenditore Antoine (Guillaume Canet), grazie al quale è possibile scegliere un momento della propria vita che si desidera rivivere, grazie ad attori rodati e ad ambientazioni perfettamente ricostruite. Incontra così la versione giovane della propria moglie, la fascinosa Margot (Doria Tillier), che lo porta a rivivere le stesse emozioni di quando l’amore ebbe inizio e a ripensare al suo presente.
La Belle Époque è un film di andate e ritorni, di rancori e rievocazioni, di lacrime ed abbracci, che si illumina sia nei dialoghi serrati ed esilaranti che nei momenti più riflessivi e toccanti.
Un film che, grazie al potere della finzione, invita sì a rivivere i bei tempi che furono, ma per ritrovarsi nel presente e migliorare le nostre esistenze.
Bedos realizza con grande perizia un divertissement capace di far sognare ma anche di riflettere sulla vita e le sue contraddizioni, ricordandoci che un’epoca è bella solo se siamo noi a renderla tale. Una commedia a suo modo perfetta.
Alberto Leali