Il nuovo film di Duccio Chiarini racconta i 40enni precari nella vita e nell’amore. Dal 22 agosto al cinema con Mood Film
L’ospite di Duccio Chiarini appartiene alla categoria di quei film toccati dalla grazia, che riescono a far riflettere sorridendo.
Il regista di Short Skin disegna il preciso ritratto di una generazione smarrita, ansiosa di instaurare relazioni, ma al contempo timorosa di restare impigliata in situazioni definitive, che comportano oneri che non vogliono sopportare.
Ad osservarla è lo sguardo di Guido (Daniele Parisi), nel pieno di una crisi di coppia con la compagna Chiara (Silvia D’Amico), ma anche insoddisfatto di una situazione lavorativa poco stimolante.
Lui, l’unico pronto a una qualche forma di stabilità sentimentale, si ritrova ad essere ‘ospite’ da una casa all’altra e testimone delle crisi esistenziali dei suoi amici e coetanei.
Insoddisfatti, infelici, pronti a mettere discussione ogni rapporto, persino il più duraturo, i 40enni de L’ospite sono lo specchio di un’Italia precaria nella vita e nell’amore, osservata con ironia acuta ma mai sprezzante.
Sono molti i punti di forza del film, a cominciare dall’ottimo lavoro di scrittura (Roan Johnson è coautore della sceneggiatura con Chiarini, Marco Pettenello e Davide Lantieri), che delinea dialoghi realistici e soprattutto personaggi credibili ed empatici.
Il resto lo fa la bravura dell’intero cast, a cominciare da Daniele Parisi e Silvia D’Amico, che dopo Orecchie tornano a fare scintille.
L’ospite è, dunque, un film che resta nel cuore e che, nonostante l’amarezza e la malinconia, riesce a mantenere una miracolosa levità di tono.
Con 11 copie, auto-distribuite al cinema dalla Mood Film, la pellicola di Chiarini si è collocata nella top ten dei film più visti nel fine settimana di uscita, ottenendo il secondo posto per la media copia più alta del week end (2.425 euro di media copia) con un incasso totale di circa 30.000 euro.
Il film, acquistato da 22 Paesi tra cui Francia e Svizzera, ha avuto la sua première mondiale durante la scorsa edizione del Locarno Festival nella sezione Piazza Grande, per poi partecipare con successo a molti altri festival nazionali e internazionali.
Alberto Leali