Un esorcismo difficile si conclude con la morte violenta di una giovane donna. Mesi dopo, l’ex poliziotta Megan Reed (Shay Mitchell) è al primo giorno del suo nuovo lavoro: fare il turno di notte nell’obitorio di un ospedale. Quando prende in consegna il cadavere sfigurato di una donna, si troverà ad affrontare visioni terribili ed inquietanti avvenimenti, iniziando a sospettare che il corpo possa essere posseduto da una presenza demoniaca.
Se il tema della possessione demoniaca non è affatto nuovo al cinema horror, è certamente ancora uno dei più apprezzati dal pubblico che ricerca brividi in sala. Probabilmente la causa è riscontrabile nell’atavica paura di perdere la propria identità e il controllo di se stessi per mano di forze superiori e maligne, come capita spesso di vedere in realistici e spaventosi video che girano in rete.
L’esorcismo di Hannah Grace ripropone stilemi e situazioni tipiche del genere, operando però una sorta di inversione temporale e prospettica, un po’ come era accaduto per il riuscito Autopsy di André Øvredal (2016).
L’esorcismo, infatti, non è il punto di arrivo, bensì quello di partenza della pellicola (impossibile non pensare a L’esorcista nella descrizione della possessione), che prosegue poi interamente all’interno di un cupo ospedale di provincia, e soprattutto del suo freddo obitorio, dove una giovane dottoressa si trova alle prese con un misterioso cadavere legato a terrificanti avvenimenti.
Dietro la macchina da presa c’è il misconosciuto regista olandese Diederik Van Rooijen, ma la sceneggiatura è firmata da Brian Sieve, noto nel genere per i due sequel del fenomeno Boogeyman. Il risultato è un film disinvolto e coinvolgente, che costruisce efficacemente l’atmosfera, grazie soprattutto alle scenografie spoglie, al lavoro sulle luci e all’orrore suggerito più che mostrato.
Se non vi è nulla di originale dal punto di vista narrativo (con tanto di “crescita” della protagonista che riuscirà a sconfiggere i suoi fantasmi), la tensione è ben orchestrata, senza peraltro ricorrere troppo al classico salto della poltrona, a cui la maggior parte del cinema horror ci ha purtroppo abituato.
Shay Mitchell, la cui fama è principalmente legata al suo ruolo nella serie tv di successo Pretty Little Liars, è un altro punto a favore della pellicola: la splendida attrice, infatti, si impegna a fondo per conferire forza drammatica al suo personaggio, risultando piuttosto convincente.
L’esorcismo di Hannah Grace non sarà dunque un film che passerà agli annali, ma si dimostra abile nell’intrattenere il pubblico, sfruttando l’ambientazione creepy e l’apprezzabile gusto visivo. Al cinema dal 31 gennaio distribuito da Warner Bros. Pictures.
Alberto Leali