Lavorare in team non è mai facile, specie se a doverlo fare sono supereroi con personalità, poteri e storie ben definiti. Diretto a quattro mani da Zack Snyder e, in fase finale di produzione, da Joss Whedon, Justice League gioca la stessa carta del successo Marvel di The Avengers, riunendo, per l’occasione, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg, Flash e Superman, allo scopo di unire le forze e combattere assieme un nemico comune.
Quattro supereroi apparentemente agli antipodi, ma tutti feriti in qualche modo dalla vita, e accomunati, peraltro, dalla perdita dell’amico comune Superman. Justice League segue il percorso di ognuno di loro verso il superamento dei propri limiti emotivi e verso la limitazione della propria individualità per scoprire il valore dello spirito di squadra.
Se la Wonder Woman di Gal Gadot è la più predisposta a questa inedita collaborazione, più rigidi appaiono lo scontroso e divertente Aquaman di Jason Momoa o il sospettoso e insicuro Cyborg di Ray Fisher. Il Batman di Ben Affleck, invece, stanco e incupito, non ha mai superato il senso di colpa per la morte di Superman, ma dimostra di possedere buone doti da leader. Alla squadra, inoltre, si aggiunge il Flash nerd di Ezra Miller, a cui è affidata la componente comica del film: il giovane attore è bravo nel dipingere un ragazzo impacciato, ma curioso ed entusiasta, alla ricerca di nuovi amici.
Se funzionano le classiche relazioni che si instaurano tra i componenti del gruppo, un po’ anonima è la caratterizzazione del villain Steppenwolf, mostro mitologico completamente computerizzato, alla guida di un esercito di demoni affamati di paura. Ma ciò che più esalta in Justice League sono indubbiamente le mirabolanti scene d’azione in CGI, quasi tutte in notturna, che assicurano uno spettacolo eccitante e adrenalinico.
Justice League è un cinecomic piacevole e divertente, che, pur se non originalissimo e con una sceneggiatura non proprio solida, intrattiene con leggerezza e semplicità. Un esperimento, quello della DC, che può dirsi certamente riuscito.
Alberto Leali