Quattro liceali in punizione trovano un videogioco vintage, ambientato nella giungla di Jumanji, nei seminterrati della scuola. Per noia e curiosità, premono il tasto start e con sorpresa scoprono di essere stati risucchiati nel gioco e di aver assunto le sembianze adulte degli avatar da loro scelti. Così il nerd secchione Spencer si trasforma nel muscolosissimo archeologo Smolder Bravestone (Dwayne Johnson); il prestante atleta Fridge diventa il corto zoologo ed esperto d’armi Franklin “Moose” Finbar (Kevin Hart); la timida Martha si trasforma nella sexy guerriera Ruby Roundhouse (Karen Gillan) e la bella e vanesia Bethany diventa il grassoccio cartografo Shelly Oberon (Jack Black). L’unico modo per tornare alla realtà è vincere il gioco.
Spassoso, spettacolare, adrenalinico: Jumanji – Benvenuti nella giungla di Jake Kasdan si rivela, più che un sequel, un reboot riuscito, grazie a una sceneggiatura che, intelligentemente, sceglie di prendere dal film originale del ’95 solo alcuni elementi di base, per trasformarlo in qualcosa di nuovo. Ovvero, un vivacissimo gioco che sposa il linguaggio dei videogame, riproponendone meccanismi ed estetica: un film che, più che ai nostalgici, parla alle nuove generazioni con un lessico che conoscono bene.
Nel nuovo Jumanji, infatti, non è più il gioco che invade la città, ma i protagonisti ad entrare nel gioco stesso, che, ovviamente, non è più un gioco da tavola, ma un videogame alla Nintendo, in cui si hanno tre vite a disposizione per vincere o perdere, poteri e punti deboli per ogni giocatore, e personaggi non giocanti che danno risposte standard.
Tra action, gag a raffica e travolgenti effetti visivi, Jumanji diverte, appassiona e, perché no, fa riflettere sulla necessità dei giovani di trovare se stessi, superando paure e insicurezze. La legge del contrappasso, infatti, che si esplicita nelle gustose trasformazioni dei protagonisti nei loro avatar, lascia scoprire lati caratteriali sopiti e inattesi punti di forza di ogni personaggio, all’interno di un classico racconto di formazione che va a braccetto con il gustoso intrattenimento.
Ma i punti di forza di Jumanji sono sicuramente l’irresistibile ironia e la capacità di non prendersi mai sul serio, sostenute dalla scelta di attori perfettamente in parte, che sembrano davvero divertirsi un mondo. Su tutti, un Dwayne Johnson quasi caricatura di se stesso, che dimostra di essere un attore comico ormai rodato, e uno strepitoso Jack Black, nei panni del personaggio più divertente del film.
Abbandonate quindi sterili paragoni con il classico con Robin Williams e lasciatevi risucchiare anche voi da questa giungla piena di pericoli e risate!
Alberto Leali