Roma. Presentato questa mattina alla stampa il secondo capitolo di ‘John Wick’, successo mondiale del 2014 che aveva visto il ritorno di un Keanu Reeves più in forma che mai.
John Wick stavolta è costretto a rimettersi in gioco a causa di un precedente giuramento di sangue col sanguinario boss della camorra Santino d’Antonio, che vuole che l’uomo uccida sua sorella Gianna per sedere al suo posto nella temibile High table, un’organizzazione criminale composta da tutti i maggiori malavitosi del mondo.
Un debito irrevocabile, a dimostrazione del fatto che anche nel mondo della malavita certi crimini hanno delle conseguenze; ma d’altronde il fascino del personaggio di John sta anche nel suo essere legato a un ferreo codice morale, sia quando sta dalla parte del giusto che quando sta da quella del torto. Il ruolo di Santino D’Antonio viene affidato all’attore di casa nostra Riccardo Scamarcio, mentre nella parte di sua sorella Gianna troviamo Claudia Gerini, protagonista anche di una suggestiva scena di bagno. Gli altri attori del cast sono: il rapper Common, nel ruolo del capo della sicurezza di Gianna, il quale si scontrerà con Reeves in due sequenze mozzafiato con scenari il Gran Plaza Hotel di Roma e la rete dei trasporti del World Trade Center di New York, Ruby Rose nei panni della muta e abile boss della sicurezza di Santino, Ian McShane nel ruolo del capo della corporazione Il Continental, già apparso nel precedente capitolo, e Laurence Fishburne, che dopo il Morpheus che fa da mentore a Reeves in Matrix, si ricongiunge all’attore interpretando il killer King, che governa un network di assassini homeless.
Le riprese, come già accennato, si svolgono stavolta fra New York (distretto finanziario di Manhattan, Long Island, Brooklyn) e Roma: quest’ultima si mostra in tutta la sua bellezza fra sequenze straordinarie alle Terme di Caracalla o alla Galleria nazionale di Arte moderna o ai quartieri Monti e Campitelli. Come il primo capitolo, anche qui si sceglie di sostituire gli effetti digitali da green screen in favore di effetti in camera e di mirabolanti performance di stunt.
Rispetto al primo capitolo, però, si sente parecchio la pressione di dover alzare l’asticella della violenza e dell’azione, per non deludere le aspettative dei fan: ecco allora che aumenta il ‘Gun-fu’ (arti marziali e sparatorie) e si spinge al limite il ‘Car-fu’ (vedasi il lungo incipit degli eccitanti scontri tra autovetture e motociclette). Anche questo capitolo secondo pare essere piaciuto molto alla critica americana, merito soprattutto dei raffinati e bellissimi combattimenti, che sono peraltro raddoppiati rispetto al primo film (come raddoppia il numero di persone uccise da Wick!). In effetti, si tratta probabilmente delle scene di azione più impressionati viste al cinema negli ultimi anni, una vera goduria per tutti gli amanti accaniti dell’action.
I problemi, semmai, si pongono per coloro che amanti dell’action non lo sono e a cui i 122 minuti di questo secondo capitolo un po’ peseranno. Perché è vero che in ‘John Wick 2’ non bisogna farsi domande e farsi solo trascinare dal divertimento, ma è altrettanto vero che la trama è scarna e inconsistente e che le motivazioni di vendetta che guidavano il primo film risultano qui decisamente più deboli. Pertanto ci sentiamo di consigliare questo ritorno del leggendario sicario solo a chi ha amato a dismisura il primo film e ha voglia di ritrovare, ampliati a dismisura, combattimenti, sangue e sparatorie. Camei anche per Franco Nero e John Leguizamo.
Alberto Leali