In scena dal 20 marzo al 7 aprile una speciale limited edition dell’opera rock dei record diretta da Massimo Romeo Piparo. Con Lorenzo Licitra nei panni di Gesù, Anggun come Maria Maddalena e Frankie hi-nrg mc nel ruolo di Erode
Presentata questa mattina al Teatro Sistina la nuova edizione di Jesus Christ Superstar, la storica produzione di Massimo Romeo Piparo che sarà in scena da domani, mercoledì 20 marzo e, a grande richiesta, fino al 7 aprile.
Una speciale limited edition che celebra i 50 anni dell’Opera rock più amata di tutti i tempi e i 30 anni dalla regia di Piparo.
Per l’occasione, il cast si rinnova, con la star internazionale Anggun nel ruolo di Maria Maddalena, il cantautore italiano Lorenzo Licitra nel ruolo di Gesù (che riceverà il testimone dall’iconico Ted Neeley, protagonista del film del 1973), Feisal Bonciani nel ruolo di Giuda e Frankie hi-nrg mc in quello di Erode.
“Non capita mai di poter replicare così a lungo un titolo, ma Jesus Christ Superstar ha fatto il miracolo – afferma Massimo Romeo Piparo alla conferenza stampa di presentazione – Questi 30 anni di regia ho voluto festeggiarli con un cast rinnovato e perfino migliorato rispetto al passato. Anggun, con la sua voce inconfondibile, sarà una Maddalena dolce e soave; Lorenzo Licitra, invece, è stato una scommessa, specie dovendo prendere il posto del mitico Ted Neeley. Seguo Lorenzo dai suoi esordi: conosciuto dal grande pubblico grazie a un talent televisivo pop-rock, ha però alle spalle studi di canto classico indispensabili per affrontare un ruolo come quello di Gesù. Inizialmente era stupito della mia proposta e ci ha messo qualche giorno prima di darmi una risposta positiva. Dopo il successo milanese di Jesus Christ Superstar, devo ammettere di averci visto bene. E per di più ho ricevuto il beneplacito di Ted Neeley, che non è mica cosa da poco”.
Piparo cerca di spiegare anche i motivi del successo senza precedenti del suo Jesus Christ Superstar: “È uno spettacolo laico sulla Passione di Cristo. Senza resurrezione, ma che piace anche ai credenti. La sua forza sta nella musica, che è il vero centro del racconto. Per questo, ho voluto l’Orchestra dal vivo – diretta dal M° Emanuele Friello – posizionata sul palco. Dà maggiore impulso a chi ascolta. Il mio unico rammarico è di dover aggiornare ad ogni edizione la sequenza delle immagini dei martìri del nostro tempo che da trent’anni proietto a tempo di musica durante le 39 frustate inferte a Cristo. Questo ci fa capire che il sacrificio che Gesù ha fatto per noi, purtroppo, non è andato a buon fine”.
Piparo dedica parole di stima e gratitudine anche allo storico interprete del film e del musical Ted Neeley. “E’ stato per me una fonte di ispirazione enorme e non posso che essergli infinitamente grato dopo ben dieci anni di presenza sul palco. La mia versione del musical, non a caso, omaggia dichiaratamente gli anni ‘70, proprio il cult di cui Neeley era protagonista. Diversamente da altri miei colleghi, non ho cambiato ambientazioni, costumi, scenografie, ecc. Per me Jesus Christ Superstar può essere solo quello”.
Piparo racconta anche della curiosa scelta di far interpretare Erode a Frankie Hi-nrg mc. “E’ un’icona del pop- rap. Uno dei primi che ha fatto questo genere, ma con una cultura e una preparazione musicale oggi assente in molti dei suoi colleghi. Il suo è un Erode particolare, che si stacca dall’opera e si permette una divagazione, proprio come accadeva nell’originale prima dell’intenso finale”.
“La storia del Teatro Sistina è nel dna collettivo italiano – dice Frankie Hi-nrg mc- Qui si sono esibiti Stoppa, Fabrizi, Manfredi, Proietti… In pratica, la storia del teatro e della comicità italiani. Io stesso mi sono formato nel gusto da Garinei e Giovannini. Non posso che essere grato a Massimo di aver pensato a me come nuovo confetto di questa straordinaria bomboniera”.
Per Ted Neeley lo show diretto da Piparo è straordinario e con un cast di grandi professionisti ed è onorato di farne parte. “Massimo è un genio visionario e lo dimostra il fatto che ovunque andassimo il successo era assicurato – racconta – Grazie a lui ho avuto questa seconda, meravigliosa possibilità nella mia vita da adulto. Per 50 anni ho fatto lo stesso spettacolo, di cui 10 con Massimo, ma ogni volta è stata un’esperienza nuova. Quando ho visto Lorenzo Licitra gli ho fatto i complimenti, il suo è un Gesù eccellente e il pubblico impazzisce per lui”.
Anche per Ted Neeley il successo di Jesus Christ Superstar è qualcosa di incredibile. “Ancora non ci credo che è durato tutti questi anni, anzi oggi è notevolmente cresciuto il pubblico che conosce il musical. Quando ho debuttato a Broadway c’erano ogni sera forti proteste per lo show, che ci rimproveravano di dissacrare la figura di Gesù. Una sera ho persino invitato un oppositore a vedere gratuitamente lo spettacolo, visto che tutti lo criticavano senza averlo nemmeno visto. A fine show, lui e altri che prima protestavano mi hanno aspettato per farmi i complimenti, erano entusiasti dello spettacolo. Queste proteste hanno fatto bene allo show, l’hanno promosso ed è anche a loro se dobbiamo il suo successo”.
Felice di far parte del cast di questa nuova edizione dello show è anche la star internazionale Anggun. “E’ il secondo musical della mia carriera, l’altro l’ho fatto in Francia, dove vivo, lo scorso anno. Nel musical, il bello è lavorare in una squadra e ogni sera condividere insieme gli applausi e le emozioni. Cosa che non accade quando canti da solista. Ogni sera è uno spettacolo diverso e diverse sono anche le energie che ci scambiamo sul palco, frutto anche di formazioni e di esperienze diverse. A Milano è stato emozionante, ma qui è il Sistina! Una vera istituzione del teatro, un luogo iconico e non vedo l’ora di esibirmi sul suo palcoscenico”.
La cantante racconta anche del suo rapporto con la musica rock, con cui ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo. “In Indonesia, quando ho iniziato, ero proprio una cantante rock, quindi amo molto questo genere musicale. Facendo Jesus Christ Superstar, ho realizzato peraltro che molti cantanti e molte rock band, dagli anni ‘70 ad oggi, si sono ispirati allo stile di quest’opera. Penso a Robbie Williams o ai Red Hot Chili Peppers, ad esempio. Sono molto felice, inoltre, di condividere il palco con Lorenzo Licitra, con cui avevo già lavorato in passato per un singolo. Il suo Gesù è assolutamente perfetto! Ritrovarlo in questa occasione è stata una grande sorpresa che ci ha fatto Massimo Romeo Piparo”.
Lorenzo Licitra, 33 anni proprio come il Gesù del Musical, racconta dei timori che inizialmente aveva in merito al ruolo propostogli da Piparo. “Ho tentennato per paura – svela il cantautore – Perche si tratta dell’opera rock più famosa al mondo e perché devo dimostrare ogni sera una vocalità davvero importante. Non potevo però lasciarmi scappare un’occasione simile, anche perché sono uno che ama le sfide. E’ uno show ottimamente rodato, lo capisci subito quando entri a farne parte. Uno spettacolo che cresce ed evolve ad ogni rappresentazione”.
Roberto Puntato