Diretto e interpretato da Justin Boldoni, arriva al cinema il 21 agosto
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, il nuovo film Sony Pictures tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Colleen Hoover (edito in Italia da Sperling & Kupfer), arriva al cinema il 21 agosto distribuito da Eagle Pictures.
Il film, diretto e interpretato da Justin Boldoni (Jane The Virgin, A un metro da te) con la sceneggiatura di Christy Hall, è la storia del viaggio di Lily (Blake Lively) che lascia una piccola città per trasferirsi a Boston e inseguire il suo sogno: aprire una sua attività. Dopo aver superato un’infanzia complicata, Lily scoprirà una determinazione e una forza che le consentiranno di affrontare le numerose difficoltà sulla sua strada.
Nel cast oltre Blake Lively ci sono Jenny Slate (Everything Everywhere All at Once), Brandon Sklenar (1923), Isabela Ferrer (Fire Burning), Amy Morton (Chicago P.D.), Hasan Minhaj (Fidanzata in affitto), Alex Neustaedter (American Rust – Ruggine americana) e Kevin McKidd (Grey’s Anatomy).
Sinossi
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta racconta l’appassionante storia di Lily Bloom (Blake Lively), una donna che ha superato un’infanzia traumatica e intraprende una nuova vita a Boston per inseguire il sogno di una vita: aprire una propria attività. L’incontro casuale con l’affascinante neurochirurgo Ryle Kincaid (Justin Baldoni) fa nascere un legame intenso, ma mentre i due si innamorano profondamente, Lily inizia a vedere in Ryle lati che le ricordano il rapporto con i suoi genitori. Quando il primo amore di Lily, Atlas Corrigan (Brandon Sklenar), rientra improvvisamente nella sua vita, la relazione con Ryle viene stravolta e Lily capisce che deve imparare a contare sulle proprie forze per fare una scelta molto difficile per il suo futuro.
Recensione a cura di Maria Grande
Dall’omonimo romanzo rosa di successo di Colleen Hoover, It Ends with Us – Siamo noi a dire basta è un dramma strappalacrime che ha nell’ottima performance di Blake Lively il suo punto di forza.
Tra la commedia romantica e il dramma sugli abusi domestici, il film eccede in melassa, interessato tanto al romanticismo quanto al trauma. Un mix di toni che non sempre funziona, ma che sembra un ritorno a un’altra epoca cinematografica, quella dei film da grande pubblico tesi ad approfondire tematiche importanti.
Il romance, comunque, è ben girato ed efficacemente costruito, procedendo piacevolmente in un’alternanza tra passato e presente che non perde di vista né la melassa né la tensione drammatica. A ciò si aggiunge l’uso furbo, ma efficace, di una soundtrack accattivante di brani pop, che accompagna i momenti salienti.
Nulla di nuovo dal punto di vista narrativo: il film è infarcito di tutti i topos classici delle love story, seppur con qualche elemento di modernità. Spazio allora alle ferite del passato, alla mascolinità tossica, alla difficoltà di fidarsi di nuovo di qualcuno, alla necessità di affrontare il dolore e di liberarsi della sua influenza divorante.
Ma soprattutto è sul tema della violenza domestica che il film concentra principalmente le sue attenzioni, nonostante, in tutta onestà, It Ends with Us dà il meglio di sé quando gioca con i cliché della commedia romantica (come possiamo notare dal riuscito incontro tra Lily e Ryle).
Insomma, se vi aspettate un lavoro sopraffino che punti su una precisa scrittura dei personaggi e delle loro psicologie, siete parecchio lontani. Qui retorica e frasi ad effetto si sprecano, per di più il tema, delicatissimo, della violenza domestica rischia di essere troppo ammirbidito e romanticizzato, colorandosi così di ambiguità (ma in tal caso la colpa non è del film, semmai della Hoover).
Comunque, per i fan di Blake Lively, It Ends with Us è il film giusto. L’attrice è radiosa ed esercita uno star power naturale, giocando abilmente con gli stereotipi.