Isabella Rossellini a Roma per presentare “Le mie galline e io” , un libro divertente e istruttivo sul comportamento degli animali edito da Jaka Book
Isabella Rossellini a Roma per presentare il suo“Le mie galline e io”: un libro illustrato ricco di aneddoti e sorprese sul comportamento animale, frutto della sua passione per la campagna e dei suoi studi in Etologia.
“Ora che ho più tempo e mi dedico meno alla recitazione, posso dedicarmi alla mia fattoria”, dichiara la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Donna di grande fascino e acume, con una carriera straordinaria alle spalle, Isabella Rossellini ci racconta il curioso rapporto con le sue “talentuose galline”, che ha ispirato anche uno spettacolo teatrale che vedremo presto in Italia.
Isabella, come inizia la sua passione per il mondo animale?
Ho sempre amato molto gli animali, sin da quando ero bambina. E ho sempre amato la campagna, tant’è che avrei voluto studiare agraria. Solo che erano gli anni ’60 e tutti in quel tempo abbandonavano le campagne, quindi ho dovuto scegliere altri percorsi. Mi ci sono riavvicinata quando una mia vicina ha iniziato a edificare su un terreno che era di proprietà di alcuni preti, nel quale ci era prima permesso di passeggiare e portare a spasso i cani. Poi un giorno si è stancata di edificare e mi ha lasciato il terreno, così ho potuto costruire lì la mia fattoria, che mi sarebbe sempre piaciuto avere. E’ così che ho iniziato a dedicarmi ai miei animali.
E le galline, come è nato il suo interesse per questi animali?
La gallina è per molti un animale scontato. Anche a un bimbo piccolo viene subito in mente quando elenca gli animali che conosce. Non è stupida, al contrario di quello che si pensa, ma intelligente e paziente. Stando a contatto con le galline sto imparando a conoscere il loro linguaggio, le loro azioni, il loro modo di rapportarsi e di marcare il territorio. Molto ovviamente mi aiutano i miei studi sul comportamento animale, peraltro a breve prenderò una laurea all’Hunter College di New York!
Che mondo è quello delle galline?
E’ molto simile a quello umano: ognuna ha la propria personalità e il proprio carattere. E’ un mondo vario e complesso, che non si smette mai di conoscere.
E Andy Warhol che ci fa in mezzo alle sue galline?
(ride) E’ il nome di una delle mie galline, che ha il ciuffo bianco come Andy Warhol. E’ la più docile di tutte ed è l’unica che si appollaia sulle mie gambe, ma guai a toccarla, si innervosisce! Da piccola aveva una zampa rotta e per molti mesi gliel’ho curata, forse per questo si avvicina a me. Non so perché mi cerca, se per affetto o perché sono una buona fonte di calore, però è l’unica che rispetto alle altre ha un contatto corporeo con me.
Tanti amici oggi sono venuti qui a Roma a salutarla, tra cui Renzo Arbore…
Sì, Renzo è un mio grande amico. Ho recitato giovanissima nel suo film, il Pap’occhio, ed è stato sicuramente uno dei miei maestri. Anzi, ti rivelo che quando scrivo cerco di imitarlo: lui è dotato di questa grazia leggera e mai superficiale e io cerco di scrivere cose divertenti senza risultare banale. Tra qualche giorno io e Renzo saremo ospiti a Domenica In, da Mara Venier, sarà un bel momento.
La rivedremo presto con qualche progetto in Italia?
Sì, stiamo portando in giro per il mondo lo spettacolo Link Link Circus per la regia di Guido Torlonia. In Italia debutteremo a marzo, prima a Padova, poi a Pisa e Perugia; in scena ci saremo io e il mio cagnolino Pan. Si tratta di uno spettacolo scritto da me, frutto della mia esperienza in campagna e delle passioni di cui finora abbiamo parlato. Racconteremo dell’intelligenza degli animali, delle loro emozioni, del loro modo di comunicare… E’ uno spettacolo curioso, istruttivo e anche divertente.
Roberto Puntato