Venezia 75: Irene Ferri protagonista di Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi, la commedia al femminile di Cosimo Alemà, che ha chiuso la SIC@SIC
Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi è il corto di Cosimo Alemà, presentato durante la 75esima edizione del Festival di Venezia nella sezione SIC@SIC, che si appresta a diventare un lungometraggio.
“Un’esperienza travolgente, pazzesca! – afferma una delle protagoniste, Irene Ferri – Finalmente siamo ritornati agli splendori di Lina Wertmuller” .
La trama: Giulia (Irene Ferri), moglie di Lucio (Marco Giallini), si ritrova in casa tre donne (Pilar Fogliati, Anna Ferraioli Ravel e Nina Fotaras), amanti di suo marito, mentre di lui nessuna traccia. Le quattro donne hanno ricevuto lo stesso invito due giorni prima e si domandano il perché di quella strana situazione. Si susseguiranno una serie di equivoci e colpi di scena.
Irene, il tuo personaggio è una donna che accetta le amanti del marito. Impensabile come cosa?
Giulia è una donna navigata e insieme a suo marito Lucio ha una serie di progetti. In realtà è stata testimone di quello che accadeva, quindi sa benissimo che suo marito la tradisce. I due sono cresciuti insieme, poi le loro strade si sono divise e in qualche modo sono rimasti legati. E’ una donna forte e sul viso ha ancora i segni di quello che la vita le ha lasciato. Diciamo quindi che in questo caso il suo comportamento non è del tutto impensabile.
Secondo te, lo fa per amore?
Sì, probabilmente lo fa per questo. L’amore ha sfumature diverse, c’è chi sceglie di accettare i compromessi, chi invece fa scelte più nette. E’ una donna forte, ma di fronte a un grande amore preferisce far finta di non sapere. E’ un atteggiamento comune a molte donne. Anche tante del mondo dello spettacolo lo fanno.
E l’amicizia tra donne, esiste?
Sì, certo. E il film lo dimostra, perché in qualche modo si crea una solidarietà tra le donne protagoniste. E’ come se ognuna in quella casa capisse qualcosa in più di sé e ciò le unisce, le rende libere dai rapporti con l’uomo. Bisogna innanzitutto essere forti con se stesse, non esserlo per qualcun altro.
Oggi di uomini come Lucio ne esistono ancora?
Per fortuna no, non so chi frequentate voi (ride). Ovviamente ci sono uomini, ma anche donne, che si danno a comportamenti tristi, ma ci sono anche delle persone interessanti, con le quali è bello comunicare. Certo, se mi fossi trovata nella stessa sitauzione nella quale si trova Giulia, avrei agito allo stesso modo. Certi casi sono stati di necessità, non omicidi passionali. Siamo donne pratiche e risolviamo i problemi.
Si parla spesso del #MeToo, tu cosa ne pensi?
Trovo sia giusto parlare, e che questa sia una strada importante per le nostre figlie e per le ragazze giovani. Mi dà una speranza, ma bisogna stare attenti: sono a favore della verità, ma bisogna smetterla di annientare le persone con un bigottismo al contrario, che è soltanto deleterio.
Prossimamente ti vedremo nella nuova serie tv di Cinzia Th Torrini…
Sì, si intitola “Pezzi unici”, un giallo in sei puntate, ognuna con dodici episodi, girato a Firenze e dintorni. Nel cast ci sono anche Sergio Castellitto e diversi giovani attori. I temi trattati sono interessanti, perché si toccano l’arte e l’artigianato toscano. Giriamo in posti meravigliosi: uno di questi è un antico setificio con i telai del ‘700 che è strano non sia ancora divenuto un museo.
CREDITI
Il corto Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi parte da un soggetto di Armando Maria Trotta, è sceneggiato da Armando Maria Trotta, Cosimo Alemà e Matteo Branciamore, e prodotto da Maddalena Mayneri per Reef Comunicazione, Cosimo Alemà per 9.99 Films, Francesco Cimpanelli e Francesco Bruschettini per Kahuna Film, Matteo Stefani e Andrea Biscaro per BMovie Italia, Pier Paolo Piastra per Viva Productions e Armando Maria Trotta. E’ realizzato, inoltre, con il contributo di Rai Cinema Channel, Produzione Esecutiva BMovie Italia è sarà distribuito da Zen Movie. Il team creativo e artistico gravita intorno alla fucina dei giovani talenti di Cortinametraggio, il festival diretto da Maddalena Mayneri, che propone e sostiene il meglio della cinematografia breve italiana.
Roberto Puntato