L’esordio dietro la macchina da presa del celebre attore hollywoodiano arriva al cinema il 12 maggio distribuito da Notorious Pictures
Uscirà al cinema il 12 maggio distribuito da Notorious Pictures Io e Lulù, la commedia di e con Channing Tatum che racconta il viaggio on the road di Briggs (Channing Tatum) e della sua cagnolina Lulù.
Il film, che segna l’esordio dietro la macchina da presa del celebre attore hollywoodiano, è una vera e propria dedica d’amore al suo cane, scomparso pochi anni fa. Ma è anche la storia di una profonda amicizia fra un uomo e il suo migliore amico e di un viaggio emozionante e divertente in cui due caratteri difficili impareranno a conoscersi e ad amarsi.
Un road movie in cui si alternano toccanti momenti di incontro e scontro ad esilaranti colpi di scena che porteranno i due protagonisti verso la strada della felicità.
L’idea del film che Tatum ha prodotto e co-diretto con il suo partner Reid Carolin con la loro casa di produzione Free Association, nasce dal precedente documentario War Dog: A Soldier’s Best Friend, che i due avevano realizzato sempre assieme per la HBO.
Quando Tatum si è trovato a perdere il suo fedele amico di vecchia data in un momento difficile della sua vita, ha sentito l’urgenza di esplorare e raccontare il profondo legame che si crea fra un uomo e il suo cane attraverso il mezzo cinematografico.
Per questo, ha deciso di produrre, dirigere ed interpretare il film che negli Stati Uniti ha avuto un grande successo al botteghino.
Recensione a cura di Maria Grande
Io e Lulù mescola gli stilemi tipici del road movie con i toni del dramma e della commedia, per raccontare in modo non banale lo stress post traumatico da guerra e le sue inevitabili conseguenze.
Il protagonista Briggs (Channing Tatum) e la cagnolina Lulù sono, infatti, due reduci ormai non più in grado di combattere. Due reietti che si troveranno, loro malgrado, a condividere un viaggio rocambolesco, che metterà in luce le loro divergenze, ma soprattutto le loro similitudini.
Entrambi cresciuti come macchine per uccidere e quindi incapaci di sopravvivere in tempo di pace, i nostri protagonisti impareranno molto dalla loro reciproca vicinanza, superando le loro fragilità.
Interessante, infatti, è che il pastore belga Lulù diventi un vero e proprio alter ego del suo compagno di viaggio umano, ma anche il mezzo con cui Briggs potrà ritrovare finalmente se stesso.
Sono ormai molti i film incentrati sull’amicizia uomo-animale e la maggior parte predilige le melensaggini lacrimevoli. Per fortuna, non è il caso di Io e Lulù, supportato da una sceneggiatura non imprevedibile, ma ben bilanciata nell’eterogeneità dei suoi elementi.
Un film che riesce a toccare il cuore attraverso l’efficace racconto di due caratteri apparentemente in conflitto, ma che si riscoprono più vicini e uniti che mai.
Un promettente esordio alla regia quello di Channing Tatum, che si dimostra abile nell’amalgamare tenerezza e introspezione, ma anche nel far emergere alcune interessanti riflessioni sull’America di oggi.