Reduce dal successo della conduzione di Firmato Rai Uno… Ricorda, la versatile e poliedrica attrice Valeria Milillo è tra i protagonisti della 16a edizione del Riff – Rome Independent Film Festival con il suo primo lavoro dietro la macchina da presa dal titolo Timeline. L’attrice, passata con disinvoltura dalla fiction tv al cinema e al teatro, sceglie stavolta di vestire i panni di regista, mettendo in scena la parte più intima di sé in un cortometraggio dallo stile inedito.
Zerkalo Spettacolo: Timeline è il tuo primo film da regista. Com’è stato passare dietro la macchina da presa? Che difficoltà hai riscontrato?
Valeria Milillo: In realtà, essendo privo di attori, se non in alcuni passaggi con delle persone, che però potevo rubare più che mettere davvero in scena, non è stato particolarmente difficile realizzarlo. Era come guardare con i miei occhi; piuttosto è stato un grosso lavoro di montaggio, perché ho scelto delle scene e le ho ripetute a loop. Ogni inquadratura dura qualche secondo perché è come se girasse attorno a se stessa.
Zerkalo Spettacolo: Ti è piaciuta questa nuova veste?
Valeria Milillo: Mi è piaciuto mettermi completamente in gioco. Sono i miei occhi che vedono le cose in un certo modo, sono le mie parole che raccontano una storia che evidentemente mi appartiene, mi sono esposta molto più di quando recito. E’ un lavoro molto intimo.
Zerkalo Spettacolo: E un lavoro in cui sei una vera e propria factotum…
Valeria Milillo: Sì, ho fatto tutto io. Non avevo attori, né una produzione. Solo una macchina molto buona e un operatore, tutto qui.
Zerkalo Spettacolo: Come nasce Timeline?
Valeria Milillo: A volte passo dei lunghi periodi a scrivere e questa è una piccola storia che ho messo insieme proprio riunendo alcune cose che ho scritto. Forse, quindi, nasce proprio dal voler mettere in scena me stessa, in questo caso un anno fa, guardandomi da fuori.
Zerkalo Spettacolo: Il linguaggio che utilizzi è molto inconsueto…
Valeria Milillo: E’ per questo che non lo considero un vero e proprio corto. Mancano dei personaggi che parlano e si rapportano o una storia vera e propria; c’è un lungo monologo interiore, che riflette molto le cose che scrivo.
Zerkalo Spettacolo: Ci è piaciuto molto il fatto che non è la parola a far da padrona, bensì le immagini, che riescono a mettere in scena uno stato d’animo.
Valeria Milillo: Era proprio il mio obiettivo, mostrare il mio punto di vista, me stessa in quel dato momento. Sono contenta che vi sia piaciuto. Per fortuna gli amici che lo hanno visto, anche i meno generosi, hanno detto che volava via, senza pesare. Spesso raccontare cose così intime, può risultare noioso agli occhi di chi guarda. Sono felice che non sia successo.
Zerkalo Spettacolo: Timeline è una cronologia che ripercorre le tappe di un amore difficile da definire. Come mai questa scelta?
Valeria Milillo: E’ un po’ come sulla bacheca di Facebook. Guardando Timeline ci si chiede: i due personaggi raccontati nel monologo sono in linea nel momento in cui si scrivono? Stanno comunicando tramite messaggi? Si danno degli appuntamenti che poi non esistono? Oppure è tutto frutto della mente di chi racconta e quindi non sono affatto in linea?
Zerkalo Spettacolo: Come si vede Valeria Milillo dopo un progetto così intimo?
Valeria Milillo: Penso di aver fatto una cosa bella per me. Sono molto chiusa nella vita, mi piacciono le persone e preferisco ascoltare le loro storie piuttosto che raccontare e ascoltare le mie. A 50 anni, con questo lavoro, sono riuscita finalmente a mettermi completamente a nudo. All’inizio mi vergognavo molto a leggere il testo in pubblico, perché, come ho detto, alla base di Timeline ci sono degli scritti che leggo a casa da sola e non per gli altri. Poi però, dopo averlo letto e riletto, mi sono detta: Questa è Valeria, se vi piace bene, altrimenti pazienza! Sto dando un pezzo di me, la mia vita: il mio è un atto di generosità, ed è tutto reale. Ci ho messo dentro anche mio figlio e una mia vicina di casa!
Zerkalo Spettacolo: Citando uno dei tuoi film, “La parola amore esiste”?
Valeria Milillo: Sono sicura di sì.
Zerkalo Spettacolo: E’ anche l’amore che ti ha spinta a questo progetto?
Valeria Milillo: Nell’ultimo film di Francesco Bruni, “Tutto quello che vuoi”, uno dei personaggi dice che la poesia nasce quando non sai dove mettere l’amore. Sono d’accordo.
Zerkalo Spettacolo: Pensi che una donna ami diversamente da un uomo?
Valeria Milillo: Penso che quando si ama molto qualcuno, non ci sono differenze fra uomo e donna, si viaggia sullo stesso binario.
Zerkalo Spettacolo: Progetti futuri?
Valeria Milillo: Per ora no. Ho letto un libro che mi è piaciuto molto e che trovo molto innovativo, mi piacerebbe metterlo in scena, ma più come attrice che come regista, perché è più adatto al piccolo schermo e in più episodi. Mi piacerebbe trovare qualcuno che si innamori del progetto come è successo a me, uno sceneggiatore innanzitutto e magari dopo un regista.
Roberto Puntato