Remake, con qualche modifica, di ‘Vivere alla grande’ di Martin Brest, ‘Insospettabili sospetti’ si regge interamente su tre straordinari attori e sulle loro miracolose interpretazioni. Michael Caine, Morgan Freeman e Alan Arkin sono irresistibili nei panni di tre anziani e improvvisati rapinatori che sopravvivono a una società che li maltratta e che è pronta a vanificare in un istante il loro lavoro di una vita intera. Ma non c’è denuncia ne’ (eccessiva) polemica nell’intento del regista Zach Braff, che piuttosto orchestra un film pimpante e divertente, con diverse trovate che vanno a segno e più di una riflessione interessante sulle difficoltà del vivere. Sicuramente la parte migliore di ‘Insospettabili sospetti’ è quella che dipinge la quotidianità e l’interagire dei tre protagonisti, legati da un rapporto d’amicizia profondo e sincero. Qui il film trasmette una tenerezza e una positività che fanno bene al cuore, ma anche non poca malinconia. Certo, i personaggi avrebbero potuto essere meglio sviluppati in sceneggiatura, ma per fortuna la perfetta alchimia dei tre superbi attori riscatta l’approssimazione dei caratteri. Meno originali e riuscite, ma a volte esilaranti, le gag comiche, più in linea con la commedia americana mainstream. In sintesi, pur non essendo certo un film che brilla per originalità, ‘Insospettabili sospetti’ è gradevole e ben confezionato, un prodotto di intrattenimento da guardare soprattutto per gustarsi tre imperdibili glorie del cinema.
Roberto Puntato