Circa 140 fotografie per ripercorrere le tappe dei suoi principali reportage. Dal 30 novembre al 19 gennaio
Il Museo di Roma in Trastevere ospita Inge Morath. La vita, la fotografia, la prima retrospettiva italiana sulla prima fotoreporter donna (1923-2002), entrata a far parte della famosa agenzia fotografica Magnum Photos.
Viaggiatrice instancabile, poliglotta, donna dai poliedrici interessi e di profonda cultura, Morath nasce a Graz, in Austria, nel 1923. Non teme barriere culturali, linguistiche o geografiche: la sua conoscenza di diverse lingue straniere le permetteva di analizzare in profondità ogni situazione e di entrare in contatto diretto con la gente.
I rapporti lavorativi con personalità quali Ernst Haas, Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, contribuiscono a chiarire l’evoluzione professionale di Inge Morath e il personale stile fotografico nutrito degli ideali umanistici successivi alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche della fotografia quale “momento decisivo” come la definì Cartier-Bresson.
Le circa centoquaranta fotografie ripercorrono le tappe dei suoi principali reportage geo-etnografici (Italia, Spagna, Austria, Russia, Cina, Iran, Romania, Stati Uniti), la nota serie di curiosi ritratti con le maschere del disegnatore Saul Steinberg, i celebri ritratti di scrittori, pittori e poeti (Arthur Miller, Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Alexander Calder), e gli scatti sul set della pellicola hollywoodiana “The Misfits” di John Huston con Marilyn Monroe e Clark Gable.