Dal 26 febbraio al 9 marzo 2025, il celebre film di Dino Risi in un adattamento teatrale indimenticabile con la regia di Ennio Coltorti e Massimo Ghini
Un grande classico del cinema italiano, Il Vedovo di Dino Risi, rivive sul palcoscenico del Teatro Parioli Costanzo dal 26 febbraio al 9 marzo 2025. La commedia, che ha visto protagonisti Alberto Sordi e Franca Valeri, è ora adattata per il teatro da Ennio Coltorti e Gianni Clementi, con la regia di Ennio Coltorti e Massimo Ghini nel ruolo del protagonista, il commendatore Alberto Nardi. Accanto a lui, Paola Tiziana Cruciani interpreta il personaggio di Elvira Almiraghi, la moglie di Alberto, che si rivela tanto astuta quanto disincantata nei confronti del marito.
La trama ruota attorno al giovane industriale romano Alberto Nardi, un uomo megalomane ma incapace di gestire gli affari, che vive grazie ai continui prestiti della moglie Elvira, una donna di successo, pragmatica e spregiudicata, che gestisce le sue finanze con freddezza. Nonostante il matrimonio turbolento e i fallimenti economici del marito, Elvira lo assiste in segreto, prestando denaro sotto anonimato tramite l’intermediario commendator Lambertoni. Le dinamiche tra i due protagonisti, ricche di ironia e sarcasmo, mettono in luce le differenze tra i due mondi e le loro personalità, in un susseguirsi di situazioni comiche e spassose.
In un contesto teatrale che esalta le dinamiche di coppia e la critica alla società borghese, il cast si arricchisce della presenza di Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Rucco e Tomaso Thellung. Le scene sono a cura di Andrea Bianchi, mentre i costumi sono firmati da Annalisa Di Piero, con le musiche di Davide Cavuti che accompagnano magistralmente le emozioni e le risate in scena.
Il Teatro Parioli Costanzo, con questa nuova produzione, offre una rivisitazione moderna e affascinante di un film che è entrato nella storia del cinema italiano. Un’occasione imperdibile per gli amanti della commedia e per chi desidera rivivere le atmosfere di una delle pellicole più amate di sempre.
Roberto Puntato