Si riparte dal vivo da lunedì 3 maggio all’Argentina con la produzione diretta da Giorgio Barberio Corsetti, LA METAMORFOSI di Kafka
Il Teatro di Roma torna in scena. Si riparte dal vivo da lunedì 3 maggio, con il passaggio in zona gialla della Regione Lazio, per l’atteso ritorno in presenza e all’esperienza collettiva del pubblico in sala.
Riprende il ritmo e il suo viaggio la Stagione del Cantiere dell’immaginazione, che dopo l’emersione di sperimentazioni e formati innovativi sul web – tra streaming, cabaret, progetti radiofonici, formazione retribuita, produzioni in prova – si riaffaccia sui palcoscenici del Teatro di Roma con un palinsesto di proposte riprogrammate dalla stagione sospesa, inedite accoglienze e nuove produzioni.
Argentina, India, Torlonia e Valle tornano ad aprirsi connettendo la produzione culturale alla cura degli spazi e dei tempi di creazione, con attenzione al pubblico e a sostegno della comunità teatrale, per offrire un ambiente vivo e accogliente che assicuri l’esperienza dal vivo, il desiderio di moltiplicare le conversazioni con la città e la continuità della pratica artistica. Così, nelle platee riconfigurate per garantire il distanziamento interpersonale, l’Argentina potrà ospita fino a 328 posti, mentre India conta per la Sala A 121 posti, la Sala B 75 posti e la Sala Oceano Indiano 60 posti, Torlonia fino a 52 spettatori e per il Valle accessi limitati tra 6 e 12 visitatori contemporaneamente; inoltre nei foyer dei teatri saranno disposte le misure igienico-sanitarie previste dalle norme vigenti.
Tra le novità dedicate alla città l’apertura dei teatri anche nei mesi estivi, per potenziare gli spazi all’esterno che diventano uno snodo strategico per la politica culturale cittadina con l’arena estiva di India per spettacoli, concerti e cinema, che si inaugura con Antigone di Massimiliano Civica il 10 giugno; e con un nuovo palco a Torlonia che si apre con FIABE Altrove dal 15 maggio.
Il Cantiere dell’immaginazione prende il via all’Argentina dal 3 maggio con la produzione diretta da Giorgio Barberio Corsetti, LA METAMORFOSI di Kafka, che dopo il debutto televisivo su Rai 5 approda sulle tavole del palcoscenico fino al 9 maggio, nutrita di mesi di attesa e da un percorso di creazioni, suggestioni e linguaggi ibridi come l’esperienza del format Metamorfosi cabaret allestito nel periodo di interruzione. Un classico della modernità che riletto oggi si fa racconto di grande contemporaneità, esplorando in maniera tragica e comica l’isolamento, la perdita di contatti, la patologia della depressione determinata dall’alienazione e dall’autoannullamento. Con una scrittura che coinvolge corpi e racconta una trasformazione fisica che impatta sensi e linguaggio, lo spettacolo porta in scena la potente allegoria di una vita scandita da moti dell’animo, ritmi lavorativi, rapporti familiari e sociali, sovrapposizioni e incomprensioni, che racchiudono gli elementi della nostra esistenza: il tutto agito dalla compagnia di interpreti composta da Michelangelo Dalisi (Gregorio Samsa), Roberto Rustioni (Il Padre), Sara Putignano (La Madre), Anna Chiara Colombo (La Sorella Rita), Giovanni Prosperi, Francesca Astrei, Dario Caccuri.
Una primavera teatrale che riaffiora all’Argentina con altri capolavori letterari per la scena, dopo Kafka, arriva l’impresa performativa di Giorgio Colangeli che fa rivivere la Divina Commedia a memoria dal 10 al 13 maggio, nell’anno del sommo poeta, a cui il Teatro di Roma – con il contributo e la collaborazione del Comitato dantesco – dedica il progetto Dante a memoria articolato in tre lectio introdotte da Paolo Di Paolo (2/9 maggio, 6 giugno) e un ciclo di laboratori del Piero Gabrielli con esito spettacolare il 3 giugno. Mentre le pagine di John Steinbeck prendono corpo, voce e visione in Massimo Popolizio con Furore, affresco epico tra povertà e crisi sociale nella sua travolgente attualità dal 18 al 30 maggio. Ad intervallare la prosa, la danza di Michele Di Stefano con l’immersione nel paesaggio e nell’altrove di Parete Nord il 15 e 16 maggio. L’estate si apre con il Macbeth nella riscrittura di Carmelo Rifici (5/13 giugno) e con l’opera musicale e performativa Sun & Sea delle lituane Lina Lapelytė, Vaiva Grainytė e Rugilė Barzdžiukaitė, che trasforma la platea in spiaggia (22 giugno/4 luglio); sulla stessa sabbia Fabio Cherstich crea Ubu roi, sbeffeggiamento della patologia del potere dalla dissacrante comicità (19/29 giugno). Riprende il viaggio nei quartieri di Tor Bella Monaca e Ostia Lido il Cantiere Amleto in preparazione del debutto shakespeariano Amleto (o la gioventù usurpata), in cui Barberio Corsetti coinvolge giovani e cittadini per raccontare l’impossibilità delle nuove generazioni di adeguarsi al mondo dei padri.
India riapre dal 4 al 9 maggio con La classe, di Fabiana Iacozzilli, che trasporta il pubblico nella dimensione fragile e spaesata dell’infanzia prendendo i contorni di un rito collettivo in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori. La performance, basata sulle interviste ai compagni di scuola dell’artista, si muove con le marionette animate tra i ricordi della rigida educazione dell’Istituto delle Suore della Carità; mentre le registrazioni vocali dei compagni fanno da sfondo alle azioni degli esserini manipolati sulla scena, disegnando un mondo sospeso tra documentario e dimensione onirica, tra l’età adulta e l’infanzia.
India, in uno scambio costante tra pratiche, saperi e strumenti del pensiero, ospita e rinnova il senso di una comunità con i frutti di Oceano Indiano, cuore del progetto produttivo, a partire da Klub Taiga di Industria Indipendente (12/15 maggio) al pasoliniano Questo è il tempo in cui attendo la grazia di Fabio Condemi (19/30 maggio), per seguire con Nascita di un giardino di DOM- (2/6 giugno), Sonora Desert di Muta Imago (8/20 giugno) in corealizzazione con Romaeuropa Festival, Pezzi anatomici di MK (16/18 luglio). La geografia di produzioni rinnova il legame con Mario Martone attraverso Il filo di mezzogiorno dal testo di Goliarda Sapienza (20/29 maggio). Da giugno si apre l’arena estiva del Teatro India dotata di due palchi: uno dedicato agli spettacoli che, dopo il debutto di Antigone di Massimiliano Civica (10/20 giugno), ospita Tiresias di Giorgina Pi/Bluemotion (29/30 giugno) e Enzo Moscato con Compleanno (7/9 luglio) e Modo Minore (10 luglio); e un secondo palco principalmente riservato alla programmazione musicale.
Il Valle torna in mostra con l’inaugurazione di Ronconi e Roma, dal 6 maggio al 20 giugno, un omaggio del Teatro di Roma dedicato al geniale innovatore dei linguaggi della scena del Novecento, in un doppio impianto espositivo: Lo sguardo di Luca, a cura di Gianfranco Capitta, in un percorso nelle immagini fotografiche di Marcello Norberth, che prenderanno vita nella sala con effetti illusori e spaziali per raccontare il rapporto del maestro con lo Stabile, della cui storia è stato protagonista; mentre nel foyer la sezione documentaria Gli esordi al Teatro Valle, a cura di Sandro Piccioni con il contributo del Centro Teatrale Santacristina – Archivio Luca Ronconi, dedicata ai debutti di Ronconi come attore e regista, avvenuti proprio al Valle.
Torlonia apre dal 14 maggio con il collettivo dell’underground romano Sgombro in sette serate di teatro comico, a partire dal primo appuntamento con Andrea Cosentino e Lucio Leoni in Pane ai circensi; seguono Luisa Merloni con Aristotele’s bermuda e Gioia Salvatori con Cuoro (21 maggio); Wanderwoman di Arianna Dell’Arti e Davide Grillo con Il tempo stinge (28 maggio); Francesca Sarteanesi e Luisa Bosi con Bella bestia e Claudio Morici con 46 tentativi di lettera a mio figlio (4 giugno); Daniele Parisi e Ivan Talarico con La vita è belva (11 giugno); Nano Egidio con Luisa, uno sguardo oltralpe e Giovan Bartolo Botta con Botta senza risposta (18 giugno).
Lo spazio esterno di Torlonia accoglierà bambine/i e adulti in una fantasmagoria di musica, teatro, danza, arte contemporanea con il progetto per le nuove generazioni a cura di Fabrizio Pallara: si inizia con FIABE Altrove, quattro fiabe in voce accompagnate da musica dal vivo dal 15 maggio nella zona della vetrata per riscoprire Biancaneve (anche pratica di visione contemplativa con proiezioni sulle vetrate), La bella addormentata nel bosco (22 maggio), Cenerentola (29 maggio), Raperonzolo (5 giugno); l’estate in fiaba prosegue con Corri, Dafne! di Factory Transadriatica (12/13 giugno), Operativi! di Eccentrici Dadarò (19 giugno), Alberi maestri kids di Campsirago (20 giugno), Cappuccetto Rosso nel bosco di Zaches (3/4 luglio) e Boxes di UnterWasser (10/11 luglio); si avvia da remoto il progetto La bella addormentata nel bosco condiviso fra Argentina, India, Torlonia, Quarticciolo e Lido con oltre 500 alunne/i; infine il festival Contemporaneo Futuro a India con incursioni a Torlonia (22/25 luglio), vetrina di spettacoli e incontri fra teatro di narrazione, d’ombre, danza, teatro di figura.