La XVI edizione del RIFF-ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL si svolgerà dal 28 novembre al 10 dicembre 2017 alla Casa del Cinema. Unico film italiano in concorso è Oltre la nebbia – Il mistero di Rainer Merz, con Pippo Delbono e Corinne Cléry.
Torna il RIFF – Rome Independent Film Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, che sarà ospite della Casa del Cinema, con oltre 100 film in anteprima italiana.
La XVI edizione inizierà il 28 novembre per proseguire fino al 10 dicembre in compagnia di registi e attori che prima o dopo le proiezioni presenteranno i loro film e potranno confrontarsi col pubblico presente in sala.
Un solo film italiano in concorso, Oltre La Nebbia – Il Mistero Di Rainer Merz, di Giuseppe Varlotta. Al centro, la scomparsa di un attore dal set di un film storico in fase di riprese ad una settimana dalla Pasqua. Un investigatore privato viene discretamente incaricato di indagare sulla scomparsa e fin dall’inizio prova l’inquietante percezione di essere in qualche modo coinvolto nelle vicende trascorse. Nel cast figurano Corinne Cléry e Pippo Delbuono.
Tra i film internazionali in concorso, l’opera prima A Winter To Remember dell’argentina Cecilia Valenzuela Gioia, incentrata sulla storia di Lucia, una ragazza di 21 anni, che soffre di attacchi di panico. Durante un inverno trascorso a Salta, la sua città natale, incontra Olivia che l’aiuterà a liberarsi dai traumi del passato e a scoprire se stessa. Il film, rientra nel focus LGBTQ, dedicato all’identità di genere, che dopo il successo dello scorso anno legato alla rassegna Teddy Award della Berlinale, torna ospite della kermesse romana.
Si prosegue con il film, sempre argentino, Cetáceos di Florencia Percia: Clara e Alejandro si trasferiscono in una nuova casa. Pochi giorni dopo, lui è costretto a partire per lavoro. Clara resta sola nella circondata da scatole chiuse. Pian piano accetterà una serie di inviti casuali che la allontaneranno dalla dimensione in cui vive.
In concorso anche Bernard and Huey di Dan Mirvish (Usa), basato sui personaggi del fumetto di Jules Feiffer uscito sul “Village Voice” nel 1957, il film racconta l’amicizia fra Huey e Bernard nella New York anni ’80.Venticinque anno dopo, Bernard è uno scapolo di successo e un giorno bussa alla sua porta Huey. Non si vedono da molti anni e Bernard suggellerà il loro incontro iniziando una relazione con Zelda, la figlia di Huey in un crescendo di situazioni comiche e a tratti surreali.
Ancora, Falling In/Out In Love di Dominic Bachy (Francia), divertente commedia che vede al centro quattro diverse coppie, ognuna in una fase differente della relazione, che vivono la settimana di San Valentino a Parigi, la capitale dell’amore. Mentre una coppia si incontra per la prima volta e un’altra approfitta della ricorrenza per separarsi, la terza dubita della fedeltà e la quarta cerca di ritornare unita.
Hagazussa – A Heathen’s Curse di Lukas Feigelfeld (Germania), una dark story densa di suggestioni e interpretata con inquietante evocatività da Aleksandra Cwen. In un disperso villaggio delle Alpi austrache, Albrun vive sola con la figlia appena nata, emarginata dagli altri abitanti perché tacciata di stregoniera.
Un’altra opera prima è I Am Truly A Drop Of Sun On Earth di Elene Naveriani (Svezia/Georgia). April lavora come prostituta in un night club fatiscente di Tbilisi, in Georgia, in un mondo in cui a dominare sono gli uomini e le donne sono trattate al pari di oggetti. All’ombra di un albergo di lusso, April incontra Dije, un giovane immigrato nigeriano che inseguiva il sogno di raggiungere gli Stati Uniti. Entrambi alienati dalla società, finiscono per innamorarsi.
Infine Maria (Y Los Demás) di Nely Reguera (Spagna) sarà proiettato nell’ambito del Focus sulla Spagna, con la presenza in sala della sceneggiatrice Valentina Viso.
Tra i documentari italiani in concorso troviamo Più Libero Di Prima di Adriano Sforzi, un romanzo di formazione scritto inconsapevolmente dal suo protagonista, un ventenne italiano partito per l’India, che si trova coinvolto in un incubo kafkiano; Avanti di Lucia Senesi, che racconta la crisi sociale che stiamo attraversando in Europa attraverso un viaggio lungo un anno in Italia, Spagna e Francia. Mentre Beo di Stefano Viali e Francesca Pirani ripercorre fasi fondamentali del ‘900 attraverso la prospettiva di un inedito protagonista, Boxe Capitale di Roberto Palma è un viaggio trasversale nel pugilato romano. Caffè Sospeso di Fulvio Iannucci e Roly Santos Pesaresi è ambientato a Napoli dove esiste la vecchia tradizione del caffè sospeso, mentre Fuoricampo del collettivo Melkanaa ha per protagonista La Liberi Nantes Football Club, una squadra di calcio composta da rifugiati e richiedenti asilo. In Aquis Fundata di Andrea De Fusco, infine, un maestro d’ascia, una campionessa del remo, un operaio subacqueo, un mercante ittico e un pescatore sono cinque veneziani che continuano a trovare nell’acqua il senso di una città unica.
Sul fronte dei documentari internazionali in concorso, troviamo da una parte la realtà contemporanea caratterizzata dall’evoluzione tecnologica e dal cambiamento sociale di cui tutti parlano, mentre dall’altra continuano ad esistere e a sussistere realtà precarie tangibili e determinanti a cui bisogna dare voce.
Die Neue Nationalgalerie di Ina Weisse (Germania) narra la storia della ricostruzione della Galleria Nazionale di Berlino in seguito agli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale, soffermandosi sul lavoro dell’architetto modernista Mies van der Rohe.
Drifting towards the crescent di Laura A. Stewart (Olanda) racconta le conseguenze dell’inquinamento del fiume Mississippi.
La fiebre del oro di Raul De la Fuente (Spagna) narra le vicende dei minatori del Mozambico e delle inesistenti tutela e prevenzione sul posto di lavoro.
Post truth time di Héctor Carré (Spagna), selezionato al Raindance Film Festival, attraverso alcune interviste a esponenti del settore, indaga il debole rapporto tra la società e i media nell’era contemporanea.
Al RIFF troviamo infine Natalia Gugueva, per la seconda volta dietro la macchina da presa, con il suo Who is Kusturica (Russia) che mette in scena la storia di un musicista diventato regista per puro caso, girando documentari tra un concerto e l’altro.
Tra i cortometraggi in concorso, nuove e vecchie conoscenze: 4 battiti di Natalia Piervincenzi, A Heart In The Drawer di Roberto Leoni, Nunca más hermanos di Eleonora Gasparotto Nascimben, Pastarelle e Insetti, entrambi diretti da Gianluca Manzetti, per proseguire con Sulla soglia di Riccardo Festa, Timeline di Valeria Milillo e Presence Absence di Iolanda Di Bonaventura.
In collaborazione con Rai Cinema Channel, verrà assegnato un premio al corto più web dal valore di € 3.000,00. Il riconoscimento vuole premiare l’efficacia di un racconto che ben si presti ad essere diffuso sui canali web. Il premio consiste in un contratto di acquisto dei diritti web e free tv del corto, da parte di Rai Cinema e godrà della visibilità su www.raicinemachannel.it, sui suoi siti partner e, a discrezione dei responsabili delle reti, sui canali RAI.
Quest’anno il Festival rende omaggio ad un altro grande autore del cinema italiano, Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia, Il deserto dei Tartari, Estate Violenta), a 35 anni dalla sua morte. Nella sua carriera produsse 10 film nell’arco di 20 anni di attività: caratteristica peculiare del suo cinema sono i personaggi, divisi sempre fra troppo passato, poco presente e nessun futuro. Il RIFF 2017 lo omaggerà giovedì 30 novembre alle ore 18.30 con uno dei suoi film più intensi e drammatici, Cronaca familiare, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1962. A presentere il film il critico cinematografico Simone Emiliani, supervisore editoriale di Sentieri Selvaggi e firma storica di Filmcritica, Cineforum e Film Tv.
Importante masterclass al RIFF 2017 quella con Luciano Tovoli, direttore della fotografia di capolavori come Suspiria, Professione reporter e Il deserto dei Tartari, che si svolgerà giovedì 30 novembre; venerdì 1 dicembre, invece, alla Sala Deluxe si discuterà di critica cinematografica e del suo ruolo al tempo dei social media, con alcuni esponenti del mondo della comunicazione. Prima del dibattito si potrà assistere alla prima italiana del documentario di Héctor Carré (presente in sala) Post Truth Times, una lucida analisi sull’uso dei media e la manipolazione delle notizie.
Il RIFF vuole inoltre utilizzare la tecnica del “day and date”. Infatti duurante la settimana del festival sarà possibile vedere in contemporanea al Cinema e su TV, SmartPhone e Tablet le due opere selezionate in concorso: Falling In/Out Of Love di Dominic Bachy (Francia. 2017, HD, Color, 95’) e A Winter To Remember di Cecilia Valenzuela Gioia (Argentina, 2017, HD, Color, 64’)
Da segnalare il Focus sul cinema dei paesi nordici Viva il Nord, nel quale si analizzerà come il cinema del Nord Europa stia crescendo in questi anni e come in questi paesi la politica culturale stia contribuendo alla crescita di un settore ormai riconosciuto su scala mondiale. Saranno proiettati per l’occasione il documentario Tutti a Casa – Power to the People di Pedersen, sui primi anni del M5S in Italia, e il corto Football Heroes by Heart di Ehrnrooth, che vede giocatori alle prime armi nominati Campioni Internazionali.
Il RIFF inoltre, in occasione dei cinquant’anni dalla creazione della Comunità Europea, proporrà al pubblico Il figlio di Saul di Laszlo Nemes, pellicola vincitrice del David di Donatello per il miglior film dell’Unione Europea.
Protagonista della kermesse romana sarà anche il Focus sulla Spagna in musica e sui diritti umani. Il programma Opere Prime avrà, infatti, come sottotitolo “storie e canzoni”: coordinato dalla Fondazione spagnola SGAE (Società Generale degli Autori e degli Editori) e dall’Instituto Cervantes, darà voce ai giovani talenti che nei loro film utilizzano la musica come strumento di comprensione della realtà e dell’umanità. Tra i registi troviamo Marina Seresevsky con La puerta abierta (La porta aperta), Nely Reguer con María y los demás (Maria e tutti gli altri), Llàtzer García con La Pols e infine Feranando Pomares con La muerte en La Alcarria (La morte a La Alcarria).
Dall’8 al 10 dicembre si svolgerà inoltre il Focus sull’India, un evento inedito in grado di gettare uno sguardo sul ricco panorama produttivo del cinema indiano: piccoli film realizzati da registi indipendenti, ibridando la tradizione bollywoodiana con l’estetica del cinema americano ed europea, cercando di catturare la realtà del Paese.
La Giuria del RIFF Awards è composta quest’anno dall’autore e conduttore radiofonico e televisivo Giovanni Aversa, dallo sceneggiatore, regista e produttore Carl Haber, che ha fondato la Rome lnternational Film School, dalla docente sul cinema scandivano e nordico Hanna Laakso, da uno dei fondatori del Festival Internazionale del Cinema di Umea in Svezia e curatori di numerosi altre kermesse Thom Palmen e dallo scrittore e regista David Rocchio.
Il RIFF – Rome Independent Film Festival è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio. L’iniziativa è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2017 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con SIAE.
Roberto Puntato