XXVII EDIZIONE DEL FESTIVAL I CONCERTI NEL PARCO 2017
“lancia il tuo cuore davanti a te, e corri a raggiungerlo”.
Ispirandosi a quest’antico proverbio arabo, la prossima edizione del festival
scava nelle radici della nostra cultura, dandone una visione eclettica e originale, in cui la commistione fra teatro,musica e danza contribuisce a creare un cartellone ricco di stimoli e sempre sorprendente. Con uno sguardo alla scena musicale internazionale.
Il Festival, I Concerti nel Parco, Estate 2017, giunto alla sua ventisettesima edizione si svolgerà a Roma, nel parco della Casa del Jazz, dal 7 luglio al 2 agosto.
Le fonti economiche di sostegno provengono dal MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo- Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo e dalla Regione Lazio, Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili.
Teresa Azzaro, direttore artistico della manifestazione, spiega così gli spunti programmatici di quest’edizione: “lancia il tuo cuore davanti a te, e corri a raggiungerlo”. Questo antico proverbio arabo, che a mio avviso contiene una carica vitale ed emozionale fortissima, è stato inconsciamente fonte di ispirazione della programmazione artistica 2017. Si può forse affermare che esso riassume esistenzialmente, in maniera mirabile, il desiderio che ci anima nei momenti migliori della nostra vita. Desiderio, forza, energia, speranza di cambiamento….in questo breve inciso è espresso tutto ciò, ed in questo momento di confusione e panico che viviamo a livello mondiale vogliamo guardare a qualcosa di bello, che ci rimandi ad una positività.
Dal punto di vista economico non si può non rimarcare come le casse dello stato e degli enti locali siano sempre più vuote, ormai le nozze non si fanno neanche più con i fichi secchi,ma con le bricioline…Ma vi è ormai una felice continuità di contribuzione dal Mibact e dalla Regione Lazio, manca il tassello Roma Capitale: ci auguriamo che nella graduatoria definitiva Estate Romana 2017, possa esserci assegnato anche il contributo economico diretto.
La richiesta di contributo copre neanche il 15% del disavanzo di bilancio, ma assicurerebbe una al festival una copertura triennale di finanziamento ed il suo ottenimento è estremamente importante anche quale importante indicatore di punteggio di merito (capacità di reperire altri fondi pubblici) per i finanziamenti richiesti agli altri Enti.
Un ringraziamento all’Azienda Speciale PalaExpo, per l’ospitalità data alla manifestazione nel magnifico parco di Casa del Jazz, che diventa una dei poli più interessanti della 40° edizione dell’Estate Romana.”
Dieci eventi nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz, quasi tutte produzioni originali, in prima assoluta o prima romana ed una data unica in Italia; ogni spettacolo è un piccolo scrigno di bellezze e di stili artistici che mixano generi diversi, programmazione frutto di una ricerca artistica costante che punta alla qualità nel segno della tradizione ma anche all’innovazione, com’è consuetudine per il Festival.
I Concerti nel Parco apre venerdì 7 luglio con PENSIERI E PAROLE, un omaggio a Lucio Battisti, in Prima e in esclusiva a Roma, da parte di un gruppo di grandi artisti riuniti per l’occasione e ormai habitué del festival: PEPPE SERVILLO, FABRIZIO BOSSO, JAVIER GIROTTO, RITA MARCOTULLI, FURIO DI CASTRI e MATTIA BARBIERI. Questo spettacolo offre una reinterpretazione dell’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Una sfida particolarmente impegnativa per l’assoluta particolarità del repertorio, l’originalità delle canzoni, il loro essere così diverse tra di loro nella musica e nei testi, così intrise da un’inesauribile vena compositiva. Una sfida vinta attraverso gli arrangiamenti di Javier Girotto e il genio teatrale di Peppe Servillo che riescono tracciare un nuovo cammino, suggestivo e inaspettato, attraverso venti grandi canzoni di Lucio Battisti. Da “Il mio canto libero” a “Penso a te”, un percorso ricco di sapori latini, ritmi avvolgenti, storia, emozioni e grande pathos.
Il Festival prosegue sabato 8 luglio con “TOUR 2000 – 3000” uno spettacolo in Prima a Roma di NINO FRASSICA & LOS PLAGGERS BAND con la partecipazione degli ALTI & BASSI. Il nome della band, formata da sei formidabili musicisti, è una fusione tra Platters e plagio sull’onda dell’ironia tipica di Frassica. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale nello stile del concerto/cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Verranno presentati brani come “Cacao Meravigliao”, “Grazie dei Fiori bis” o come “Viva la mamma col pomodoro” al quale verranno aggiunti “Viva la pappa col pomodoro”, ma anche “Mamma mia dammi cento lire” e sigle d’altri tempi come “Portobello” o le musichette della pubblicità. Il pubblico, oltre a divertirsi con le invenzioni musicali di Frassica, potrà anche cantare e partecipare direttamente allo spettacolo grazie a medley dedicati alla musica degli anni ’60 e ’70, omaggi a Santana e Battisti, facendosi trascinare in un’atmosfera di complicità e intesa, creata dall’inesauribile vérve comica dell’artista siciliano. Lo spettacolo si avvarrà della partecipazione del magnifico gruppo vocale a cappella degli Alti&Bassi, noto in ambito internazionale per la poliedricità e vastità di repertorio, che va dalla musica antica, al jazz, al pop.
Martedì 11 luglio, TI RACCONTO UNA FIABA… ANZI DUE!
I Concerti nel Parco in coproduzione con Arte2o Eventi presenta in prima assoluta, un reading musicale con la voce recitante di EDOARDO LEO, accompagnato dall’Orchestra Giovanile Di Roma diretta dal M° Di Benedetto, che propone la rilettura di due grandi classici come il “Pierino e il Lupo” di Serghej Prokofiev ed il “Pinocchio” di Carlo Collodi con le celebri musiche di Fiorenzo Carpi sull’ altrettanto noto sceneggiato di Luigi Comencini.
Chi ha a che fare con l’educazione e formazione di un bambino/ragazzo d’oggi, sa quanto sia difficile proporre loro quelli che vengono comunemente definiti “i grandi classici”, ovvero opere letterarie e composizioni musicali che apprezzate universalmente per la loro bellezza, hanno vinto la sfida del tempo e delle generazioni, per arrivare sino a noi.
Le generazioni “social”, hanno una difficoltà pazzesca,da loro stessi riconosciuta, a leggere un libro, che non sia quello di scuola ( che si deve…) ed a sentire musica,che non sia quella sparata dalle cuffiette dell’iphone. La sfida, allora. è stata quella di affidare alla personalità dinamica, effervescente e coinvolgente di Edoardo Leo,un attore giovane e di indubbio appeal in ambito giovanile, la riproposizione in chiave attuale, di questi due capolavori della produzione musicale e letteraria per l’infanzia, con l’obiettivo di renderli attraenti anche a queste nuove generazioni di bambini e ragazzi che sono già oltre millennials.
Mercoledì 12 luglio, POCHI AVVENIMENTI, FELICITÀ ASSOLUTA, SCENE DA UN MATRIMONIO in Prima a Roma, un concerto-spettacolo con SONIA BERGAMASCO accompagnata dall’ESTRIO con Laura Gorna al violino, Cecilia Radic al violoncello, Laura Manzini al pianoforte e la drammaturgia originale di Maria Grazia Calandrone che regalerà al pubblico un’immersione nella vita amorosa, travolgente e tribolata di due grandi della musica di tutti i tempi, come Clara e Robert Schumann. Il concerto–spettacolo intreccia una scrittura originale di poesia per il teatro con una drammaturgia musicale pensata e articolata in funzione di quest’ultima. Nelle parole di Clara, al capezzale del marito poco prima della sua morte, fiorisce l’avventura umana e spirituale di un incontro predestinato, in cui solo la voce della musica mantiene viva e lancinante la presenza – assenza di Robert, ormai ridotto al silenzio. Le dinamiche compositive tra testo e musica, il dialogo serrato e costante tra di essi, e l’articolazione scenica del lavoro sono stati “orchestrati” dalle quattro soliste oggi in scena, creando uno spettacolo di profonda musicalità e intime emozioni, un omaggio a una grande storia d’amore e di musica.
Venerdì 14 luglio MADRE TARANTA, in Prima assoluta, una grande festa con musiche, balli, giochi e rituali della tradizione del centro-sud d’Italia con il gruppo musicale TRANSUMANZE POPOLARI e le coreografie della COMPAGNIA SCIARABBALLO. Un concerto/spettacolo di tarante e tarantelle ideato da Giovanni Tribuzio, polistrumentista dedito alla riproposizione di sonorità appartenenti alla tradizione musicale popolare italiana, che vede coinvolti circa cinquanta artisti tra danzatori e musicisti. L’apertura dello spettacolo sarà dedicata al tema “Taranta”, con le coreografie di danza della Compagnia SciaraBballo – coordinata da Antonella Potenziani -, attraversando le sue diverse anime: a tratti malinconica, rituale, tribale, lasciva e liberatoria. I Suoni e i Canti di Transumanze Popolari ci condurranno virtualmente in territori del Centro-Sud Italia con le loro Tarantelle nella forma più spontanea, sanguigna e giocosa. Protagonisti del concerto gli strumenti della tradizione popolare quali: Tamburelli, Fisarmonica, Zampogna, Ciaramella, Organetto, Violino, Lira calabrese, Armonica a bocca. Durante la serata riscopriremo un repertorio fatto di Pizzica, Tarantelle, Stornelli, Saltarelli, Serenate, Canti e Tammurriate.
Lo spettacolo sarà replicato il giorno successivo 15 luglio a Vignanello (VT),in collaborazione con il Comune di Vignanello.
Domenica 16 luglio LONG WAY FROM HOME, data unica in Italia per PETER CINCOTTI, stella della scena internazionale, giovane pianista e compositore a statunitense che è già un mito per le nuove generazioni. Quando Cincotti si siede al pianoforte è come se il mondo fosse tra le dita delle sua mani. E questa volta, il suo nuovo album, che presenta a Roma “Long Way From Home”,è stato creato proprio viaggiando. Peter, nato e cresciuto a New York ma di origini italiane ha imparato a suonare lo strumento alla stessa età in cui ha imparato a camminare e a parlare. Il leggendario produttore musicale Phil Ramone ha deciso di produrre l’album di debutto di Peter che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche jazz di Billboard, rendendolo, a soli 18 anni, l’artista più giovane a raggiungere tale obiettivo. Da allora si è esibito in alcuni dei luoghi più prestigiosi del mondo, da Carnegie Hall a L’Olympia di Parigi, collabora con artisti che vanno da Andrea Bocelli a David Guetta, ha collaborato per film di successo come Spiderman 2, ha rappresentato la moda a livello mondiale per marchi come Ermenegildo Zegna e Tod, e proprio di recente è apparso, nel ruolo di se stesso, nella serie di successo House Of Cards, in un duetto con il presidente, interpretato da Kevin Spacey.
Giovedì 20 luglio TODO ES AMOR in Prima a Roma uno spettacolo di tango tradizionale e contemporaneo, ma non solo, per una intrigante serata di sound latinoamericano con la TANGO SPLEEN ORQUESTA diretta da MARIANO SPERANZA e con la partecipazione dei tangueri ESTEFANIA ORNELLA PARRINO Y LEONARDO FELIX ELIAS. Ensemble affermato a livello internazionale e apprezzato come uno dei punti di riferimento del genere del tango, la Tango Spleen Orquesta si distingue come orchestra principale dei più importanti festival dedicati alla musica danza argentina e si avvale della collaborazione di artisti di rilievo (la star mondiale della lirica Marcelo Alvarez, la storica voce del rock progressive italiano Bernardo Lanzetti, la cantautrice uruguayana disco di platino Malena Muyala, e altri).
Un percorso artistico che culmina con la recente pubblicazione dell’album “Canto para seguir”.
Nello spettacolo “Todo es amor” la Tango Spleen Orquesta spalanca una porta sulla maniera di essere e sentire il tango al giorno d’oggi. L’ensemble ha selezionato un accurato repertorio per descrivere le molteplici sfaccettature di un genere universale, attraverso la reinterpretazione di classici, brani del folklore argentino e composizioni originali che raccolgono con rispetto l’eredità del genere proiettandola in una chiave avanguardistica. La partecipazione in coppia, dei due giovani ma straordinari ballerini italo –argentini Estefania Ornella Parrino Y Mariano Navone, arricchirà maggiormente lo spettacolo, suggerendo al pubblico un coinvolgimento diretto nello spettacolo.
Giovedì 27 luglio WHEN IN ROME, in Prima a Roma la presentazione del nuovo album di SARAH MCKENZIE, la cantante australiana, nuova stella del vocal jazz. Dopo aver incantato i jazzofili di tutto il mondo con il suo album d’esordio del 2015 per la Impulse! Records, We Could Be Lovers, Sarah McKenzie torna con il sensazionale seguito, Paris in the Rain. La cantante, pianista e compositrice di 28 anni, nata a Melbourne, Australia, fa squadra con il grande Brian Bacchus, che ha prodotto i classici di star del calibro di Norah Jones, Lizz Wright e Gregory Porter, per consegnarci un programma avvincente di classici jazz e brani inediti, tutti pervasi di un’incredibile musicalità ed eleganza. Sarah McKenzie si è trasferita a Parigi lo scorso anno, dopo essersi diplomata al Berklee College of Music di Boston. In generale, il tema centrale dell’album è il viaggio di Sarah McKenzie dall’Australia all’America e poi i suoi viaggi attraverso l’Europa come artista. In particolare la canzone di Cy Coleman e Carolyn Leigh “When in Rome,” che dà il titolo al concerto di stasera, è stata scritta in occasione di un viaggio in Italia. L’album vanta una line up superlativa che include il vibrafonista Warren Wolf, il chitarrista Mark Whitfield, il bassista Reuben Rogers, il batterista Gregory Hutchinson, il trombettista Dominick Farinacci, il flautista Jamie Baum, i sassofonisti Scott Robinson e Ralph Moore e il chitarrista Romero Lubambo.
Sabato 29 luglio, in Prima esecuzione integrale, CREDO, un viaggio di scoperta alle radici dei nostri credo con l’ ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO diretta da Mario Tronco. Soprattutto in questo momento storico confrontarsi con impostazioni culturali e religiose diverse è diventato ora più che mai una necessità assoluta, a livello sociale ma anche artistico Trovare un significato musicale all’espressione “dialogo interculturale” è quello che si propone Credo, un oratorio interreligioso su testi scritti e scelti da José Tolentino Mendonça che utilizza musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio, di Gioachino Rossini, di Guillame de Machaut, ma anche canti sufi e canti religiosi elaborati, il più delle volte riscritti completamente, da Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli. Si tratta di un lavoro per nove interpreti di estrazioni completamente diverse che prevede, tra l’altro, l’utilizzo di strumenti particolari come la kora, un’arpa-liuto diffusa in buona parte dell’Africa occidentale, o l’oud strumento arabo della famiglia dei liuti, accanto a “voci” più familiari come il violoncello, il basso elettrico, o l’organo, punto fermo della produzione sacra occidentale, senza negarsi il gusto di qualche intervento elettronico. Un lavoro composito, che non si può incasellare in uno stile preciso, perché proprio nella commistione dei linguaggi trova la sua ragione d’essere. Una scommessa, che mira a tenere assieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia, e che ha come finalità la comprensione della parola “accettazione”
Mercoledì 2 agosto Grande chiusura con TOUR…NAMM, in Prima assoluta la nuova produzione di NANDO CITARELLA & TAMBURI DEL VESUVIO con la partecipazione di RAFFAELLA MISITI & LE ROMANE. Dal cratere alla costiera, suoni, luci, profumi, ricordi di un vissuto del centro sud, questa l’ispirazione dello spettacolo, in cui il gruppo di artisti guidati da Citarella dà spazio alle preghiere, alle invocazioni, ai canti, alla musica, alla semplicità, al battito del Tamburo e della Tammorra. Un progetto che nasce dall’incontro di musicisti che ancor oggi praticano la tradizione pur vivendone il continuo mutamento. Dal tocco vigoroso del suonatore di tamburi lontani, al cantore e allo zampognaro, dal maestro in direzione di coro e composizione che ama suonare l’ancia, al basso e all’otre, dal suono ora staccato, ora balzato dell’arco che stride sulle corde tra crini e pece fino alla voce dal timbro argentino della cantatrice ciociara e alle gentili figure di donne danzatrici che con il loro gesto nitido, disegnano nell’aria come antiche muse di questo nostro sud. Infine il grido e il sospiro del Citarella musico e teatrante e il soffio del mantice che accompagna il suo canto, una voce che giù dalla penisola risale fino al Vulcano e va oltre nella terra del Lazio e fino al suo epicentro, Roma… con la voce solare della tradizione interpretata da Raffaella Misiti& Le Romane.