In scena dal 7 al 12 gennaio. Nel cast Luigi Di Fiore, Antonino Iuorio, Edoardo Purgatori, Claudia Vismara, Paolo Perinelli, Gabriel Zama e Paolo Maras
“Il professionista” è una “dark comedy”. Racconta la confessione di un sicario che per amore tenta di cambiare vita, allontanandosi da un mondo maschilista e violento, ma che alla fine è costretto a tornare sui suoi passi.
Aron (Luigi Di Fiore) è un sicario di professione, freddo e spietato, che lavora per la criminalità organizzata in giro per l’Europa. Oramai in crisi esistenziale a causa dello stress del proprio lavoro, si rifugia spesso nell’alcol. Una sera in un locale dei bassifondi incontra Giuli (Claudia Vismara), una giovane e attraente cantante, di cui s’innamora perdutamente. Il loro sembra essere un amore travolgente che sradica le fragilità e li porta a fuggire insieme cercando di costruire un futuro lontano dalla violenza. Ma è impossibile scappare dal proprio passato e quando Aron viene rintracciato, Giuli decide di andarsene, lasciandolo solo. Aron allora pieno di dubbi e rancore riprende la pistola in mano, ma non riesce più ad uccidere e affranto si confronta con il proprio io esistenziale (Edoardo Purgatori) che lo porta a commettere una serie di gravi errori. Proprio nel bel mezzo di una missione dall’esito fallimentare, l’uccisione di un predicatore (Antonino Iuorio), pieno d’incertezze e preoccupazioni, incontrerà nuovamente Giuli.
NOTE DI REGIA
Ispirato alla dark comedy, questo spettacolo racconta di un mondo dove regna il maschilismo e la violenza, un mondo di “machi”. Sono i bassifondi della società dove povertà, disperazione e criminalità viaggiano a braccetto. Solo l’amore diventa l’occasione per cercare di cambiare, e vedere il tutto da una prospettiva diversa, l’occasione per allontanarsi dalla violenza e dalla discriminazione.
Ma l’amore spesso è anche un sogno irraggiungibile, è la proiezione di semplici illusioni. E cambiare diventa sempre più difficile. Il protagonista dello spettacolo abbagliato dalla passione, ci prova a cambiare, ma il passato è dietro l’angolo, pronto a ricordargli com’era. Confrontarsi con la fine dell’illusione, con il tradimento, con la propria anima corrotta lo porteranno alla vera trasformazione e ad una scelta a senso unico. La pièce teatrale tocca diversi livelli di comunicazione: il primo è un rapporto diretto con il pubblico al quale il protagonista confida le sue paure e fragilità e la sua redenzione; il secondo riguarda tutti gli altri personaggi, ciò che rappresentano è tutto quello da cui il protagonista vuole redimersi; e l’ultimo, rappresentato dalla protagonista femminile, è quello della donna che tenta di difendersi ingenuamente da un mondo fatto di uomini predatori e false promesse. Tutti questi elementi inquadrati da una messa in scena essenziale e mutevole.
LE MUSICHE
Il Professionista è uno spettacolo molto dinamico dal punto di vista stilistico: si apre con il cliché del Noir e dell’assassino in giacca e cravatta, per poi viaggiare attraverso le ambientazioni dei Night anni 80′, fino a sequenze oniriche extratemporali e duetti di canto e ballo “blueseggianti“. Le musiche composte e prodotte da Stefan Larsen ritraggono la varietà espressiva della scrittura di Tommaso Agnese, presentando temi tipici del Noir scritti per clarinetto, canzoni Retro Disco con sintetizzatori vintage, duetti per piano e voce nello stile della musica popolare anni 30′ e sequenze di pad dal sound design e dal gusto moderno.