A trent’anni dal film interpretato da Sean Connery, torna, stavolta sul piccolo schermo, Il nome della rosa, adattamento dell’omonimo bestseller e capolavoro letterario di Umberto Eco
Dal 4 marzo, infatti, andrà in onda in prima serata su Rai1 per quattro settimane la nuova serie TV prodotta da Rai Fiction, Tele München, 11 Marzo Film e Paloma e diretta da Giacomo Battiato, anche sceneggiatore insieme a Nigel Williams, Andrea Porporati e John Turturro.
Il nome della rosa si allinea alle ultime grandi co-produzioni internazionali della Rai come I medici e L’amica geniale, premiati da un notevole successo di pubblico.
A prendere il testimone di Sean Connery sarà John Turturro che vestirà, con notevole aderenza al personaggio, i panni del protagonista, il frate francescano Guglielmo da Baskerville.
Con lui nel cast altre star internazionali come Rupert Everett, nei panni del suo acerrimo rivale, l’inquisitore Bernardo Gui, Michael Emerson, nel ruolo del tormentato abate Abbone e Damian Hardung che interpreta Adso de Melk, giovane allievo di Guglielmo.
Il nome della rosa vede, inoltre, la partecipazione di numerosi attori italiani: Alessio Boni, reduce dal successo della fiction Rai La Compagnia del cigno, sarà Dolcino, frate guerriero e rinnegato che predica la povertà della Chiesa; Greta Scarano, interpreterà il doppio ruolo di Margherita, compagna di Dolcino, e Anna, figlia della coppia; Fabrizio Bentivoglio sarà Frate Remigio Da Varagine, cellario dell’abbazia con un passato da nascondere; Stefano Fresi vestirà i panni di Salvatore, il monaco dal volto deforme salvato da Remigio a un destino di schiavitù; Antonia Fotaras è una ragazza occitana sfuggita alla guerra che si innamorerà, ricambiata, di Adso de Melk; Roberto Herlitzka è il vecchio monaco Alinardo.
Ambientato sul finire dell’anno 1327 in un’abbazia benedettina sconvolta da una serie di omicidi di cui sono vittime i monaci, Il nome della rosa segue il frate Guglielmo da Baskerville e il suo discepolo Adso de Melk durante l’indagine per scoprire l’identità e il movente del misterioso assassino. Il frate, però, non avrà vita facile, perché si troverà di fronte il feroce inquisitore domenicano Bernardo Gui, intenzionato a distruggere l’ordine francescano con qualunque mezzo. Guglielmo capirà, però, che l’abbazia nasconde nella sua famosa e labirintica biblioteca la chiave dei misteri. Riuscirà la verità a trionfare sul fanatismo?
“Il nome della rosa è un romanzo attualissimo che mi ha colpito profondamente – afferma John Turturro -. L’ho scoperto solo dopo aver letto la sceneggiatura, così come non avevo mai visto il film di Jean-Jacques Annaud con Sean Connery, che è stato un grande successo. Da parte mia, ho voluto inserire nella serie il più possibile di Umberto Eco. Chi ha letto e amato il romanzo sa che non era facile, per quanto esso sia ricco di storia, filosofia, arte e letteratura“.
“Il film di Annaud ha dovuto raccontare il romanzo di Eco nell’arco di due ore, limitandosi per ovvie ragioni sulla trama gialla. Noi, avendo a disposizione uno spazio narrativo maggiore grazie alla serialità, abbiamo cercato di rendere il prodotto il più ricco possibile, per essere fedeli allo spirito e alla struttura del libro” – afferma il regista Giacomo Battiato.
Il nome della rosa, girato a Cinecittà, è stato venduto in tutto il mondo, e andrà in onda anche sulla Bbc britannica, oltre che su Sky in Germania, Ocs in Francia, Sundance Tv in Usa e Canada, Yle in Finlandia, Nrk in Norvegia, Drtv in Danimarca, Sbs in Australia, Vrt in Belgio, Rtp in Portogallo, Ceska Tv nella repubblica Ceca, Sky in Nuova Zelanda e Iti in Polonia.
Alberto Leali