Juliette Binoche è la straordinaria protagonista di un film che mescola dramma, thriller e racconto psicologico
E’ un’opera intrigante e sorprendente Celle que vous croyez di Safy Nebbou, tradotta in italiano col meno efficace Il mio profilo migliore.
Un appassionante ritratto di donna che non si arrende al tempo che scorre imbarcandosi nella pericolosa impresa di vivere, virtualmente, una seconda giovinezza. Ma anche una potente riflessione sull’inganno dei social, sui rimedi alla solitudine e sui fantasmi della vita che non riusciamo a superare.
Claire (Juliette Binoche) è un’attraente insegnante cinquantenne, madre separata di due figli, che ha una relazione con Ludo (Guillaume Gouix), un ragazzo molto più giovane di lei. Quando lui si mostra sempre più indifferente, la donna crea un falso profilo social per spiarlo, diventando Clara, un’affascinante ragazza di 24 anni. Conosce, così, Alex (François Civil), miglior amico e socio di Ludo, con cui instaura un legame virtuale sempre più intenso e coinvolgente, che sfocia in innamoramento. I problemi iniziano, però, quando al ragazzo non bastano più messaggini e telefonate, ma vuole conoscere la sua amata in carne ed ossa.
Giocando sul tema del doppio e facendo ampio ricorso a flashback e voce fuori campo, il film contrappone la vita reale di Claire a quella virtuale che finisce completamente per assorbirla. Efficacissima è, a tal proposito, la descrizione di tutti quei comportamenti che la protagonista assume mentre riscopre l’entusiasmo amoroso e la capacità di sedurre.
Nel mezzo, però, c’è l’interessante personaggio della psicoterapeuta interpretata da Nicole Garcia, che cerca di mantenere una distanza oggettiva dalla sempre più intricata vicenda della sua paziente, ma ne viene inaspettatamente coinvolta. L’ultima parte del film, infatti, è un avvincente thriller dai continui colpi di scena, giocato sul sottile confine tra verità e menzogna, lucidità e follia, senso di colpa e inganno, fragilità e manipolazione.
https://www.youtube.com/watch?v=Br9DRlk6BA0
Il mio profilo migliore si regge soprattutto sulla straordinaria bravura di Juliette Binoche, alle prese con uno dei ruoli più dolorosi e sfaccettati della sua carriera: l’attrice fa emergere la vasta gamma emozionale della sua Claire, che diventa un personaggio sempre più autentico e pulsante di vita.
Presentato alla 69ma Berlinale, Il mio profilo migliore arriva al cinema dal 17 settembre con I Wonder Pictures.
Alberto Leali