Diretto da Fabrizio Maria Cortese, è in sala dal 9 novembre con Adler Entertainment
Antonio (Vincent Riotta) e Nicole (Maria Grazia Cucinotta) in passato si sono amati intensamente, ma poi il loro rapporto si è incrinato, lasciando il posto solo a rabbia, rancore e delusione. Le loro vite hanno preso strade diverse, ma il destino, si sa, riserva sorprese inaspettate. I due si ritroveranno in circostanze molto diverse (Antonio ha un cancro e gli resta poco da vivere) finendo col riavvicinarsi.
Con Il meglio di te, Fabrizio Maria Cortese (Ho amici in paradiso) firma un’opera che racconta l’amore in molte delle sue forme, riflettendo sull’importanza del perdono e sulla necessità di lasciarsi alle spalle gli errori del passato per riaprirsi al futuro.
La sceneggiatura, lineare ma incisiva, mescola i toni del dramma sentimentale e della commedia, seguendo due anime smarrite, segnate dal dolore e dai fantasmi del passato, che cercano pian piano di ristabilire un contatto.
L’amore diviene così l’unica risposta a domande pungenti (Come vivere? Come morire?), scacciando gradualmente rabbia e dissapori e tornando a riempire, col suo calore, le vite dei personaggi.
Efficace è anche il racconto della malattia, che diviene il mezzo che permette ad Antonio e Nicole di riavvicinarsi e di iniziare a guardarsi con occhi diversi. Il film invita, così, a godersi la vita in ogni attimo, senza sprecare il tempo a crogiolarsi nei rancori.
Suggestiva l’ambientazione, una casa di campagna immersa nei colori del paesaggio lucano, che si trasforma da luogo di dolori passati in un nuovo accogliente rifugio. Ma anche crocevia di personaggi (Anita Kravos, Daphne Scoccia, Giusi Merli), che vanno a comporre una famiglia allargata, alla ricerca di un confronto con un uomo che nella vita ha commesso più di un errore, lasciando dietro di sé chiarimenti mancati ed occasioni perdute.
Tra gli interpreti, spicca un intenso ed emozionante Vincent Riotta, mentre Maria Grazia Cucinotta affronta forse il ruolo più maturo della sua carriera. In colonna sonora, il bel brano omonimo di Giusy Ferreri.
Alberto Leali