Dal 12 maggio è possibile riapplaudire il nuovo allestimento firmato Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo
Un grande ritorno, quello de Il Marchese del Grillo al Sistina, trasposizione teatrale dell’omonimo film del 1981 di Mario Monicelli, che vedeva protagonista l’indimenticabile Alberto Sordi.
Dopo il grande successo della première di ottobre, il Sistina ripropone a fine stagione il nuovo e riuscitissimo allestimento firmato Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo, quest’ultimo anche regista della commedia musicale.
L’occasione è ghiotta per (ri)applaudire il talento di Max Giusti nei panni dell’iconico personaggio di Monicelli, portato sul palcoscenico del Sistina, in precedenza e con grande successo, da Enrico Montesano.
Giusti si dimostra bravissimo nel calarsi nelle vesti del leggendario e ozioso Onofrio Del Grillo: divertente, spigliato, intonato, e a suo modo originale, l’attore romano scatena risate e applausi a scena aperta.
Una maschera dai risvolti dolci e amari, quella del Marchese Del Grillo, che Giusti fa sua evitando di scimmiottare o copiare l’Albertone nazionale, ma semmai omaggiandolo con appassionato mestiere.
Con lui, è tutto il ricchissimo cast della commedia a convincere il pubblico, da Giulio Farnese nei panni dello zio Prete a Marco Valerio Montesano che interpreta il servitore Ricciotto, da Monica Guazzini nelle vesti della Marchesa Madre a Tonino Tosto nel ruolo di Papa Pio VII.
In generale, nessun elemento di questo Marchese Del Grillo appare fuori posto: lo spettacolo è esilarante, scorrevole, dinamico, con costumi (Cecilia Betona), scenografie (Teresa Caruso), musiche (con la direzione di Emanuele Friello) e coreografie (Roberto Croce) di altissimo livello.
Un tuffo nella romanità più pura, ma anche un irresistibile mix di battute e aforismi entrati ormai nell’immaginario collettivo, nonché di gustosi rimandi all’attualità. Assolutamente da non perdere.
Roberto Puntato