Il primo film da regista di Giorgio Tirabassi è una commedia dolcemara che lo vede anche protagonista al fianco di Ricky Memphis, dal 13 giugno in sala con Medusa
Il Grande salto, il primo film diretto da Giorgio Tirabassi, segna anche il suo ritorno da protagonista in coppia con Ricky Memphis, dopo il successo di Distretto di Polizia.
Il Grande Salto è una commedia dolceamara e dai toni surreali, che racconta la vicenda di due ladri sfortunati che dopo aver scontato 4 anni di galera tentano di fare il colpo che cambierà per sempre le loro vite.
Giorgio, come mai hai deciso di raccontare questa storia?
Nello e Rufetto li ho raccontati già a teatro e visto il grande riscontro del pubblico ho pensato di dedicare loro un film. Così, abbiamo abbassato i toni rendendoli un po’ più realistici, anche se il film è caratterizzato da una forte componente surreale. Per me era importante raccontare il quotidiano di questi personaggi senza premere troppo il pedale della risata. Alla fine, parliamo della sfortuna, ma con grande rispetto. Ho scelto di girare in periferia, nella parte vecchia di Tor Bella Monica, perché volevo come ambientazione una Roma non riconoscibile e senza facili riferimenti.
Possiamo dire che con questo film hai fatto il grande salto anche tu?
Diciamo che dopo tanti anni di set ed esperienza da attore volevo dirigere un film. E’ un’opera indipendente che ha trovato tanti intoppi fino a quando qualcuno non ha finalmente creduto in noi. Mi sono concesso molte libertà, mescolando risate e toni amari e facendo andare la commedia contro corrente.
Com’è stato ritornare sul set con Ricky Memphis dopo tanto tempo?
Premetto che la parte di Nello era pensata per Ricky anche a teatro, ma sul set ovviamente è un’altra cosa! Ritrovarlo dopo tanto tempo è stato piacevole e rassicurante. Ma assieme a lui, ci sono tanti miei amici nel film: Marco Giallini, Lillo, Valerio Mastandrea… gente professionista e con le idee chiare! Questo mi ha reso il lavoro molto più facile.
Cosa significa “Se facciamo il grande salto bisogna vedere dove scavo”?
E’ una frase che dice ad un certo punto il personaggio interpretato da Ricky e significa che per puntare alto bisogna avere tutti gli elementi per farlo. Ti faccio un esempio riferendomi al mio campo: molti registi non hanno una formazione completa perché non hanno fatto teatro, quindi risultano molto tecnici. Invece chi fa anche teatro ha un raggio d’azione più ampio che investe costumi, fotografia, musiche, ecc. Con questo film, quindi, ho voluto stabilire la misura di tutto e l’ho fatto in maniera tranquilla, senza perdere tempo.
Ci vuoi dire che non tornerai più a fare l’attore?
Io non ho fatto il film perché odio i registi, faccio l’attore e continuerò a farlo. Mi piace fare anche il regista e se avrò qualche altra cosa in mente la farò senza problemi. Per ora, non c’è ancora nulla nel cassetto… anzi non c’è nemmeno il cassetto! Ma è l’idea di divertimi nella scrittura che deve esserci!
Roberto Puntato