Dopo il successo seguito all’uscita di aprile, torna in sala il 25 giugno, in 30 sale selezionate del circuito UCI Cinemas, Il giovane Karl Marx di Raoul Peck, distribuito da Wanted in collaborazione con Valmyn
Karl Marx per la prima volta protagonista al cinema nell’anno del 200esimo anniversario dalla nascita e del 170esimo dalla pubblicazione del Manifesto: un’impresa non certo di poco conto, vista la mole del personaggio e l’impatto che ha avuto sulla storia della filosofia e della cultura contemporanea.
Il regista Raoul Peck (I Am Not Your Negro) sceglie di raccontare gli anni che vanno dal 1942 al 1948, fino alla redazione, con Friedrich Engels, del celebre Manifesto del Partito Comunista; è però soprattutto sull’amicizia del giovane Marx con il borghese “pentito” Engels, nata per caso a Parigi, che si concentra il biopic.
Il merito di Peck è quello di tratteggiare i personaggi con grande umanità, rendendoli da subito tangibili e vicini allo spettatore: arrabbiati, innamorati, ubriachi, appassionati, combattenti. Marx ed Engels appaiono come due facce opposte della stessa medaglia: una passionale, bohémienne ed inquieta, l’altra ribelle, ma più solida ed equilibrata.
Entrambi nemmeno trentenni e sostenuti da donne forti, in un’epoca in cui fare politica non era una carriera, ma una missione per il bene comune, che poteva costare anche la vita e la galera. Giovani coraggiosi, mossi dalla passione, dalla volontà di cambiare le cose e di lottare per l’uguaglianza, in un’atmosfera rivoluzionaria dove le idee circolavano velocemente e le decisioni si prendevano insieme.
Schematico e registicamente privo di guizzi, eppure mai retorico né didascalico, Il giovane Karl Marx si rivela un’operazione riuscita, grazie all’abilità della scrittura, alla potente lettura storica e all’accurata ricostruzione del contesto sociale e politico in cui si muovono i personaggi.
Peck riesce nel non facile compito di restituire tutti i lati della personalità di Marx (il pensiero, il genio, il carattere ruvido, le fragilità, i vizi, i rapporti familiari e amicali), tenendosi lontano dalle semplificazioni e dai cliché dei biopic televisivi, ma risultando, al contempo, comprensibile a tutti, attraverso un’efficace mescolanza di vita privata, riflessione filosofica e scenari storico-politici.
Buone anche le prove di August Diehl, nel ruolo di Marx, di Stefan Konarske in quello di Engels e soprattutto di Vicky Krieps, già ammirata ne Il filo nascosto, in quello dell’intelligente Jenny von Westphalen.
Felice anche la scelta di far recitare i dialoghi mescolando continuamente tedesco, inglese e francese e sottolineando, così, l’ambientazione internazionale della vicenda (purtroppo chi lo vedrà doppiato perderà questa inedita peculiarità). Imperdibili, inoltre, le ultime immagini sulle note di Bob Dylan, che evidenziano il legame del Manifesto con le vicende più importanti che hanno caratterizzato il ventesimo secolo.
Dopo il successo seguito all’uscita di aprile, Il giovane Karl Marx torna in sala il 25 giugno, in 30 sale selezionate del circuito UCI Cinemas, distribuito da Wanted in collaborazione con Valmyn. Per gli spettacoli delle 18 e delle 21 la visione allo spettacolo ha un prezzo di soli 5 euro.
Qui l’elenco delle sale: http://wantedcinema.eu/movies/giovane-karl-marx/
Alberto Leali