A grande richiesta riapre le porte dal 4 maggio al 1º agosto la leggendaria Villa Sordi
A grande richiesta riapre le porte il prossimo 4 maggio la leggendaria Villa di Alberto Sordi per la Mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920 – 2020”.
La Mostra aveva inaugurato il 16 settembre scorso, registrando un afflusso di pubblico straordinario, restando aperta solo fino ai primi di novembre per le restrizioni causate dal Covid-19. Migliaia, da allora, le richieste di prenotazione arrivate in attesa della riapertura, che finalmente è alle porte. La Mostra potrà essere visitata tutti i giorni, con obbligo di prenotazione nei weekend e nei giorni festivi.
Il giorno 15 giugno, giorno del compleanno dell’attore, all’interno della Villa verrà organizzato un grande evento per l’inaugurazione dell‘archivio Alberto Sordi curato dalla Fondazione Museo Alberto Sordi, e verrà annunciata una importante notizia per la città.
La Villa, aperta al pubblico per la prima volta in occasione di questa Mostra, presenta al suo interno l’esposizione che si snoda fra i vari ambienti della casa, conservati negli anni così come sono stati lasciati dal grande attore romano, per illustrarne la vita e la lunga carriera attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità. Un’esperienza immersiva e totalizzante, un viaggio spettacolare alla scoperta dell’artista e dell’uomo privato.
Negli INTERNI della Villa, i visitatori scopriranno, all’inizio del percorso, il Teatro che Sordi fece costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi amici. Un vero gioiello architettonico, con tanto di camerini per gli attori, una galleria di sculture commissionate a Spadini e un fondale ad opera di Severini. All’interno del Teatro, come in una sorta di presentazione generale, si racconta il piccolo e poi il giovane Alberto, inserito nel suo contesto di origine, tra le amate sorelle Aurelia e Savina e il fratello Giuseppe, la madre maestra e il padre musicista che tanto ha influito nella sua prima formazione.
Si potranno visitare poi la palestra – con il toro meccanico con cui Sordi faceva a gara con gli amici, la bicicletta con cui andava in giro, la cyclette, e tanti altri attrezzi sportivi – i saloni, con i bellissimi De Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico; il suo studio, allestito così come lui lo aveva lasciato, la camera da letto dove muore nel febbraio 2003 e, ancora, la curiosa e unica barberia.
I visitatori troveranno poi all’ESTERNO due tensostrutture allestite per ospitare i tantissimi documenti, gli audio, i filmati, per percorrere in maniera puntuale i momenti principali dagli inizi: il doppiaggio, la radio, i film. Di particolare interesse i manoscritti autografi di copioni, le sceneggiature per la radio, il Giro d’Italia per il quale Sordi fece il cronista, e gli sketch radiofonici con i personaggi di Mario Pio e Conte Claro; uno spazio dedicato a “Mamma mia che impressione”, primo film scritto e prodotto da Sordi nel 1951, che si potrà vedere interamente nella saletta cinema. E poi ancora una grande sezione dedicata al Sordi segreto, con sette capitoli pieni di curiosità: attraverso ricordi, foto e materiale inedito, si racconta Sordi benefattore, Sordi e gli animali (la sua passione per i cani, i cavalli…), l’intenso rapporto del nostro con le donne (Sordi scapolo d’oro, fidanzato sempre, sposato mai), etc.
A completamento della Mostra, i due cataloghi Skira a cura di Alessandro Nicosia, Vincenzo Mollica, Gloria Satta, Maria Cristina Bettini e Gina Ingrassia.
La Mostra è promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi, con Roma Capitale e con Regione Lazio, con il riconoscimento del MIC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, con il patrocinio di SIAE, con il sostegno di Luce Cinecittà, Acea, Banca Generali Privatee con la collaborazione di Rai Teche, è curata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta, prodotta e organizzata da C. O. R. Creare Organizzare Realizzare.