Tratto dall’omonimo libro di memorie di Jeanette Walls, Il castello di vetro racconta l’atipica infanzia e l’inquieta giovinezza della giornalista americana (Brie Larson), cresciuta negli anni ’70 da due genitori raminghi e decisamente anticonformisti (Woody Harrelson e Naomi Watts). Fuggita via e diventata una donna della buona società anni ’80, Jeannette non riesce però a lasciarsi indietro i propri genitori, che hanno lasciato un segno profondo nella sua vita e nella sua personalità.
Il castello di vetro, co-scritto e diretto da Destin Daniel Cretton e nato dalla collaborazione con la stessa Walls, mette a nudo le origini e le esperienze di vita della scrittrice in modo certamente più edulcorato rispetto al romanzo, ma egualmente potente e sincero.
Ne deriva un ritratto di famiglia sui generis che sorprende, spiazza e appassiona, oscillando tra passato e presente attraverso l’inserimento di lunghi flashback esplicativi.
Il film si concentra in particolare sul dualismo tra lo stile di vita libero e nomade dell’infanzia e quello ordinato e borghese dell’età adulta, evidenziando la difficoltà della protagonista di dare una precisa direzione al proprio futuro.
La bravissima Brie Larson (premio Oscar per Room) rende alla perfezione la profonda crepa interiore di Jeannette, incapace di abbracciare realmente la sua nuova vita e di lasciarsi alle spalle un passato fatto di dolore e disagio, ma anche di tanto amore. Il film segue proprio il suo processo di riconciliazione tra il vecchio e il nuovo, tra ciò che è suo e ciò che le è stato trasmesso, giungendo finalmente a dare forma alla propria identità adulta.
Ma straordinario, al solito, è anche Woody Harrelson nei panni di un genitore carismatico e affabulatore, ma allo stesso tempo alcolista, egoista e truffatore (il castello del titolo è la sua promessa di solidità mai mantenuta), segnato da una profonda ferita infantile che nasconde dietro le sue molteplici maschere.
Pur dilungandosi un po’ troppo nella parte centrale e non brillando per soluzioni registiche di pregio, Il castello di vetro coinvolge ed emoziona non solo grazie al talento del cast, ma anche alla forza di una storia fatta di amore, traumi, rancori, distacchi e pacificazioni.
Non perdete i titoli di coda per fare conoscenza con i veri protagonisti della storia, attraverso filmati d’epoca e attuali. Al cinema dal 6 dicembre distribuito da Notorious Pictures.
Alberto Leali