Al cinema dal 23 dicembre con BIM Distribuzione
E’ una commedia che funziona alla grande Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa (I lunedì al sole): acuta, caustica, ricca di dialoghi brillanti e soprattutto con un attore straordinario come Javier Bardem.
Il film, che rappresenterà la Spagna ai prossimi Oscar e fresco di ben 20 candidature ai Premi Goya, racconta la storia di un ambizioso proprietario di una fabbrica di bilance, che finisce nei guai alla vigilia dell’arrivo di una commissione incaricata di assegnare un premio per l’eccellenza che lui aspira a conquistare.
Criticando i meccanismi del neoliberismo, con le sue servitù e gerarchie, il film si dimostra una satira pungente e divertente, mettendo alla berlina un capitalista “illuminato” che dice di volere solo il bene dei suoi impiegati, ma che in realtà fa solo i propri interessi.
Bardem è bravissimo nel dare spessore a un uomo ricco, bugiardo e disonesto, abilissimo nel destreggiarsi in un sistema infame e senza scrupoli, ma ingabbiato in un mondo di bugie a cui finisce per credere lui stesso.
Nel film di Aranoa il concetto di famiglia viene trasferito nell’ambiente di lavoro capitalista, dove il padrone – quel capo perfetto del titolo – agisce come un padre onnipresente e onnisciente, che non esita a superare ogni limite per il bene della propria azienda.
Oltre alla sceneggiatura, al contempo brillante e amarissima, ottimo è tutto il cast de Il capo perfetto: dall’annoiata moglie del protagonista(Sonia Almarcha) alla giovane arrivista senza scrupoli (Almudena Amor), dall’irresistibile guardia (Fernando Albizu) all’impiegato problematico (Manolo Solo).
Paola Canali