Dal 18 dicembre al 6 gennaio sul palcoscenico dell’Ambra Jovinelli
Dal 18 dicembre al 6 gennaio Vinicio Marchioni dirige e interpreta “I soliti ignoti”, l’indimenticabile capolavoro di Mario Monicelli, scritto con Age & Scarpelli e Suso Cecchi D’Amico, nell’adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli.
Un’opera celebre che racconta le gesta maldestre di un gruppo di ladri improvvisati nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra.
Insieme a Vinicio Marchioni saranno in scena Giuseppe Zeno, Augusto Fornari, Salvatore Caruso, Vito Facciolla e Antonio Grosso, Ivano Schiavi, Marilena Anniballi.
La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo.
L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana.
Note di regia
Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti ignoti per me è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero.
Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia.
Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza.
Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili.
Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada.