Dal 3 maggio nelle sale italiane
Guardiani della Galassia: Volume 3 è l’ultimo film del franchise di Guardiani della Galassia: diretto da James Gunn, arriverà il 3 maggio nelle sale italiane.
Nel film Marvel Studios, l’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra intorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.
Il film è interpretato da Chris Pratt, Zoe Saldaña, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova.
Guardiani della Galassia: Volume 3 è scritto e diretto da James Gunn e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Sara Smith e Simon Hatt sono i produttori esecutivi.
Recensione a cura di Maria Grande
È un gran bel cinecomic quello con cui James Gunn termina il suo percorso in Casa Marvel: Guardiani della Galassia Vol. 3 è maturo ed emozionante e si apre a una serie di riflessioni profonde, come il senso d’appartenenza e le ferite che ci rendono unici.
Ecco, quindi, che il capitolo finale di una saga pronta ormai a cambiare pelle saluta il suo pubblico nel modo migliore in cui poteva farlo. Da un lato mantenendosi fedele agli obblighi del genere cinematografico a cui appartiene (con battute, gag, scatenate sequenze d’azione e un tripudio di CGI), dall’altro regalando alla vicenda un’inattesa sincerità, che si esplicita nel disegno sensibile ed accuratissimo di ogni personaggio.
Dando ampio spazio al passato di Rocket, Gunn rivela senza forzature il “messaggio” del film; al contempo, rende credibile l’evoluzione psicologica di tutti i protagonisti, rendendoli più umani che mai e portando il pubblico ad empatizzare con loro.
Allo stesso tempo, non dimentica mai lo spettacolo mainstream e l’ironia irresistibile che hanno reso amatissima la saga dei Guardiani, regalandoci un trionfo di colori, animazioni, slow motion, creature grottesche e scenografie deliranti.
Ne deriva un’opera intima e personale, ben equilibrata fra spettacolo e introspezione, azione e riflessione: un film che mescola abilmente toni e temi, risultando eccitante, divertente ma al contempo toccante.
La conclusione perfetta per una delle saghe Marvel a cui eravamo più affezionati e per cui è impossibile non appassionarsi e perfino commuoversi.
Ma soprattutto, uno dei migliori cinecomic degli ultimi anni, firmato da uno dei pochi autori in grado di calibrare con mestiere autorialità ed esigenze commerciali.