La serata di premiazione il 4 ottobre all’Auditorium Parco della Musica
Sta per tornare il riconoscimento cinematografico tra i più antichi e longevi in Italia, il Globo d’Oro, organizzato dall’Associazione Stampa Estera in Italia per premiare il valore e il merito di registi, attori, attrici e produttori italiani.
La giuria, composta da più di 40 corrispondenti per la stampa estera dall’Italia insieme ai direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, ha scelto in questi giorni i finalisti della sessantaduesima edizione, che verranno premiati la sera del 4 ottobre 2022 nella suggestiva cornice dell’Auditorium Parco della Musica.
In gara a contendersi il premio per il Miglior Film quest’anno saranno L’Arminuta di Giuseppe Bonito, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e Qui rido io di Mario Martone; questi ultimi due in gara anche per la categoria Migliore Regia insieme al film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.
Per la Migliore Opera Prima troviamo, invece, Piccolo corpo di Laura Samani, Una femmina di Francesco Costabile, e Californie diretto dai registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.
E buonanotte, Marilyn ha gli occhi neri, E noi come stronzi rimanemmo a guardare sono in lizza per la Miglior Commedia; mentre le serie TV finaliste sono Strappare lungo i bordi, la serie tv animata scritta e diretta da Zerocalcare, Diavoli e Il Re.
Per le categorie riservate agli interpreti, invece, nella sezione premio per la Miglior Attrice troviamo in gara Lina Siciliano, volto esordiente in Una Femmina, Anna Ferraiolli per I fratelli de Filippo e Vanessa Scalera per L’Arminuta.
Mentre i tre finalisti per la categoria maschile sono Silvio Orlando protagonista di Ariaferma, Toni Servillo scelto per la sua interpretazione in Qui rido io, e Pierfrancesco Favino per Nostalgia.
A loro si unisce la Giovane Promessa che quest’anno vedrà contendersi Sofia Fiore de L’Arminuta, Luca Vergoni de La scuola cattolica e Filippo Scotti in È stata la mano di Dio.
Ed è Carlo Verdone – uno degli attori e dei registi più prolifici, simpatici e attenti al racconto ironico e tagliente dell’Italia e degli italiani – a vincere il Premio alla Carriera.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora la giuria ha selezionato Nicola Piovani per le musiche de I fratelli de Filippo, Pasquale Scialò per Ariaferma e Sergio Bruni per Qui rido io.
Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Simone d’Arcangelo per Re Granchio, Luca Bigazzi per Ariaferma e Renato Berta per Qui rido io; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Sergio Rubini, Angelo Pasquini e Carla Cavalluzzi per I fratelli de Filippo, Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per Ariaferma e Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio.
Il Gran Premio della Stampa Estera, che premia personaggi o istituzioni impegnate a diffondere la Cultura italiana attraverso l’arte del Cinema, verrà assegnato alla Cineteca di Bologna; mentre il Premio Italiani nel Mondo, un riconoscimento speciale a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana, andrà al film del regista italo-irakeno Haider Rashid, Europa.
Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari, con la terna finalista composta da Ennio di Giuseppe Tornatore, Corpo a corpo di Maria Iovine e Marta. Il delitto della Sapienza diretto da Simone Manetti; e infine quella dei Cortometraggi con La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo di Paolo Bonfaini, Irene Cotroneo e Davide Morando, Fiori di Kristian Xipolias e Venti minuti di Daniele Esposito.