Nel cast anche Claudia Pandolfi, Alvaro Cervantes e Nicole Grimaudo. Da lunedì 2 novembre in prima serata
Giuseppe Fiorello torna su Rai1 con Gli orologi del diavolo, un action crime tratto dall’omonimo libro di Gianfranco Franciosi con Federico Ruffo, edito da Rizzoli. Per la prima volta Giuseppe Fiorello sarà il protagonista di una serie tv di quattro puntate.
Marco Merani (Giuseppe Fiorello), meccanico di grande abilità, finisce in una spirale di compromessi rischiosi. Contattato da alcuni criminali che gli commissionano degli scafi per il narcotraffico, chiede consiglio a un suo amico poliziotto di nome Mario (Fabrizio Ferracane) che gli offre protezione in cambio della collaborazione con la Polizia italiana. Le cose, però, non vanno come previsto e Marco si ritrova legato ad Aurelio (Alvaro Cervantes), il capo indiscusso dell’organizzazione che lo tratta come fosse un fratello. In seguito a un’operazione andata male, Marco finisce in prigione in Francia e inizia un percorso pericoloso e doloroso che lo porterà ad allontanarsi dalla sua stessa famiglia.
Gli orologi del diavolo vuole raccontare la difficile storia di un uomo comune diventato per caso un infiltrato in una organizzazione criminale di narcotrafficanti che perde tutto per fare la cosa giusta.
Nel cast anche Claudia Pandolfi, Alvaro Cervantes e Nicole Grimaudo.
SINOSSI PRIMA SERATA
Primo episodio
Marco Merani, mago dei motori marini, ha una moglie e una figlia che ama e un lavoro che adora. Quando uno dei suoi migliori clienti viene assassinato, scopre che i gommoni che preparava per lui erano utilizzati per trasportare droga. Di lì a qualche giorno, due uomini si presentano al suo cantiere chiedendogli di proseguire con quel lavoro. Spinto da Mario, un amico poliziotto, Marco accetta di aiutare la polizia a identificare i mandanti del traffico. L’inizio di un’odissea che lo porterà faccia a faccia con Aurelio, il capo dell’organizzazione
che lo vorrà nel suo clan. Per ogni lavoro, riceverà in regalo denaro e un prezioso orologio.
Secondo episodio
Marco, complice la fiducia che Aurelio gli dimostra, accetta l’invito del suo amico poliziotto e diventa il primo infiltrato civile della storia. Le mille menzogne e i tanti spostamenti cui è costretto, creano una crescente tensione con sua moglie, suo padre e la sua famiglia. Per di
più l’atteggiamento di Aurelio, che lo tratta quasi come un fratello, insospettisce il commissario Vexina, il poliziotto che coordina l’operazione. La situazione precipita quando Aurelio chiede a Marco di uccidere un informatore della polizia, suo conoscente.